Polizia. Latina: catturato boss camorra casertana. Oristano: espulsi tre napoletani

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La Polizia di Latina ha dato esecuzione al provvedimento restrittivo di pene concorrenti emesso dalla Procura Generale della Repubblica  presso la Corte di Appello – Ufficio Esecuzioni Penali di Napoli, nei confronti di G. D’A., nato ad Aversa, dovendo  espiare la pena di 3 anni e mesi 10 di reclusione per i reati associazione per delinquere di stampo camorristico, detenzione e porto di arma clandestina, di armi comuni da sparo ed altri gravi reati.
Il 57enne risulta essere il nuovo leader della camorra nell’agro aversano, che ha preso le redini in mano della criminalità organizzata dopo l’arresto dei capizona di quella località.
L’uomo è stato rintracciato dopo  mirati servizi predisposti che  hanno consentito di individuarlo ed arrestarlo presso una struttura ricettiva ubicata a Minturno.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Cassino (FR) a disposizione della competente Autorità giudiziaria.

Oristano, espulsi tre napoletani – Il Questore di Oristano ha emesso nei confronti di tre pregiudicati campani il foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno a Oristano per tre anni ordinando loro di fare rientro nel proprio domicilio. Personale della Squadra Mobile della Questura di Oristano aveva ricevuto da giorni notizie circa individui sospetti che operavano in provincia e, in particolare, nei centri di Cabras, Oristano e Terralba. La scusa era quella di vendere merce varia, ma il “giro di affari” insignificante e la mancanza di licenza di vendita ambulante lascia presagire ben altro. Le investigazioni di pubblica sicurezza hanno consentito di individuare tre napoletani, C.F. di anni 40, V.P. di anni 48 e M.M. di anni 36, a carico dei quali risultano numerosi precedenti penali, in particolare truffa in danno di persone anziane, che non sono riusciti a fornire un valido motivo della loro presenza nel territorio della provincia di Oristano. Infatti nessuna attività lavorativa o rapporti familiari giustificavano in qualche modo la loro presenza. A carico di C.F., inoltre, è emerso un provvedimento della magistratura consistente nell’obbligo di dimora nel comune di Napoli, per la cui mancata inottemperanza è stata informata la competente Autorità Giudiziaria.

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