Più si fa luce sulla genesi dell’attentato di Manchester, più aumenta la percezione di una falla nel servizio d’intelligence britannica. Secondo fonti giornalistiche inglesi, che si rifanno agli ambienti investigativi, è pressoché certo che l’attentatore sia Salaman Abedi, cittadino britannico di 22 anni, figlio di immigrati libici scappati dal loro Paese quando a Tripoli imperava Gheddafi. Salaman Abedi è quindi nato nel 1994 in Inghilterra, a Manchester. Aveva provato a laurearsi all’Università di Salford che aveva abbandonato a settembre dopo essere entrato nel secondo anno della laurea in Business & Management. Il suo nome non è nuovo alla Polizia che, comunque, lo riteneva marginale nella graduatoria dei soggetti potenzialmente pericolosi. Nella foto postata dal Guardian, è ritratto nella moschea di Didsbury, a sud di Manchester. Va ora capito quando si sia radicalizzato e quali siano stati gli appoggi di cui ha goduto nella pianificazione dell’attentato. Salaman Abedi abitava, con il fratello, a circa due chilometri di distanza dal luogo dell’esplosione. I suoi documenti sono stati ritrovati tra brandelli di corpi.
MANCHESTER, L’ATTENTATORE É SALAMAN ABEDI. 22 ANNI, FIGLIO DI LIBICI SCAPPATI DAL REGIME DI GHEDDAFI. NATO IN INGHILTERRA NEL 1994 (in foto è nella moschea di Didsbury)
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