POLIZIA – Terrorismo islamico, preso tunisino. Risse, droga, ricettazione, rapine armi e munizioni da guerra: gli stranieri arrestati nelle ultime ore

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Nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto al terrorismo internazionale attuata dalla Polizia di Stato, la Digos della Questura di Bari – con la collaborazione delle Digos  di Foggia e Padova, coordinate della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione/Ucigos – ha concluso l’operazione di polizia denominata “Barakaat”.
Le indagini, dirette della Procura Distrettuale di Bari, con il supporto della Procura della Repubblica di Foggia, sono state avviate nel 2016, anche sulla base di segnalazioni dell’Aisi, nei confronti dell’indagato tunisino Kamel Sadraoui, di 34anni, regolarmente residente in provincia di Foggia. L’operazione, tesa a prevenire e a debellare il fenomeno dei cosiddetti ‘lupi solitari’ ispirati dal Daesh/Isis, ha portato il 5 maggio 2017 all’esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere, per il reato di apologia del terrorismo, nei confronti di Kamel Sadraoui. Il provvedimento è stato depositato dal Tribunale della Libertà di Bari in data 14/4/17, in accoglimento dell’appello del PM avverso l’iniziale ordinanza di rigetto da parte del GIP del Tribunale di Foggia che aveva escluso la configurabilità del delitto di apologia.
Avvalendosi di sofisticate tecniche di monitoraggio del web, in particolare dei social media, gli investigatori hanno documentato come il cittadino tunisino fosse impegnato in attività di propaganda dello Stato Islamico tramite la pubblicazione su Facebook di video e post di esaltazione delle azioni compiute dalle milizie della stessa formazione terroristica.
Kamel Sadraoui, peraltro, era solito accompagnare i documenti di propaganda con la frase “Lo Stato Islamico sopravviverà”.
Nel medesimo contesto è stato accertato che l’estremista tunisino, durante una conversazione, aveva esaltato la figura dell’attentatore dei mercatini di Natale di Berlino.
Pertanto, all’esito delle indagini – che hanno anche documentato la detenzione illegale da parte dell’indagato di un’arma da fuoco – l’8 febbraio 2017 gli uomini dellAntiterrorismo della Polizia di Stato hanno eseguito il fermo disposto dal Procuratore distrettuale di Bari nei confronti dell’internauta tunisino per il reato di apologia del terrorismo.
Alle fasi operative, nel cui ambito sono state effettuate anche alcune perquisizioni nel foggiano, hanno preso parte anche i reparti speciali della Polizia di Stato – Nocs, in ragione del profilo di pericolosità di Kamel Sadraoui, desumibile dalla detenzione di una pistola e dai suoi collegamenti con ambienti legati alla criminalità locale, oltre che dai suoi contatti sul web con soggetti attestati su posizioni filo-jihadiste.
Nel corso dell’attività investigativa è emersa anche, quale figura di interesse, quella del fratello del fermato, S.B di anni 32, titolare di permesso di soggiorno per motivi di lavoro emesso dalla Questura di Foggia, il quale aveva manifestato nel web analoghe posizioni filo-jihadiste. Quest’ultimo, rintracciato l’8 maggio scorso dai poliziotti della Digos di Padova, è stato poi espulso il successivo 13 maggio, perché pericoloso per la sicurezza, in esecuzione di provvedimento emesso dal Prefetto di Padova sulla base degli elementi informativi acquisiti a suo carico nelle indagini baresi.

GALLARATE – Nigeriano aggredisce poliziotto e vigile urbano. Arrestato – Pomeriggio molto movimentato ieri 18 maggio in stazione a Gallarate. Un gruppo di nigeriani ha infatti dato vita ad una rissa, subito sedata dalle forze dell’ordine intervenute e nel parapiglia generale qualcuno è riuscito a disfarsi di un sacchetto contenente sostanza stupefacente che comunque è stato rinvenuto e sequestrato. L’intervento già di per se concitato e che ha visto il coinvolgimento di Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Locale si è concluso con l’arresto di un noto frequentatore della stazione già in passato resosi responsabile di numerose azioni moleste. Un quarantenne nigeriano senza fissa dimora, al fine di sottrarsi ai controlli ha infatti aggredito un poliziotto del Commissariato ed un agente della polizia locale di Gallarate ferendoli entrambi. L’uomo è comunque stato immobilizzato ed accompagnato presso gli uffici di via Ragazzi del 99. Terminate le attività conseguenti all’intervento l’arrestato è stato messo a disposizione della Procura della Repubblica di Busto Arsizio ed il Sostituto Procuratore Nicola Rossato ne ha disposto il giudizio direttissimo.

GENOVA – Arrestato spacciatore nigeriano – La Polizia di Stato ha arrestato un cittadino nigeriano di 24 anni per spaccio di sostanze stupefacenti. Durante un pattugliamento appiedato nei giardini adiacenti al centro commerciale “Fiumara”, una volante della Questura ha notato, nei pressi di una panchina, alcuni giovani confabulare con fare sospetto.
Quando gli agenti si sono avvicinati ai ragazzi per controllarli il 24enne, con un gesto fulmineo, ha cercato di disfarsi di una borsetta contenente 18 grammi di marijuana e circa 100 euro in banconote di piccolo taglio. Il giovane, con precedenti di Polizia, è stato processato.

GENOVA – Ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale. Arrestato senegalese – La Polizia di Stato ha effettuato un fermo per ricettazione nei confronti di un cittadino senegalese di 39 anni, pluripregiudicato. Una volante della Questura, durante il servizio di controllo del territorio, ha notato il 39enne uscire dal civico 6 di Vico Durazzo con un voluminoso sacco. L’uomo alla vista degli operatori si è dato a precipitosa fuga, gli agenti riusciti, dopo una colluttazione, a bloccarlo ed hanno scoperto che all’interno del borsone vi erano svariati capi d’abbigliamento contraffatti. Dalla successivamente perquisizione domiciliare gli agenti hanno rinvenuto, ammassati in una stanza, innumerevoli valigie e sacchetti di plastica con all’interno un’enorme quantità di merce contraffatta. Il 39enne, denunciato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e per introduzione e commercio di prodotti contraffatti, è stato associato presso il carcere di Marassi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

VITERBO – Espulso cingalese – Nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di prevenzione e controllo del territorio sono stati disposti dal Questore di Viterbo specifici servizi di pattugliamento, in particolare,  nel centro cittadino e nel quartiere di San Faustino, finalizzati anche al contrasto del degrado urbano.
Durante i controlli gli uomini della Polizia di Stato della Squadra Volante  nei pressi di un esercizio commerciale  procedevano alla verifica  di una cittadino  nativo dello Sri Lanka.
Ricorrendone i presupposti lo straniero veniva sottoposto ad approfonditi controlli, anche attraverso la consultazione delle banche dati disponibili, a seguito dei quali i poliziotti della Squadra Volante appuravano  che il cingalese risultava essere in possesso di  un permesso di soggiorno scaduto e di non aver ottemperato  ad un decreto di espulsione già emesso nei sui confronti. A questo punto  la Sezione Espulsioni dell’Ufficio Immigrazione della Questura  approfondiva gli accertamenti   identificando compiutamente l’uomo,  così da poter  procedere al suo definitivo allontanamento dall’Italia. L’espulsione, su proposta del Questore di Viterbo,  è stata disposta  con provvedimento del Prefetto e, dopo la convalida del Giudice di Pace, il cingalese è stato direttamente  accompagnato dal personale dell’Ufficio Immigrazione a Fiumicino ed imbarcato su un volo diretto nello Sri Lanka. Proseguirà anche nei prossimi giorni l’attività di prevenzione della Questura di Viterbo,  in modo sempre più incisivo e diffuso, che  sarà finalizzata a  garantire,  per tutta la giornata e specie nelle ore serali e notturne, un continuo e  capillare controllo del territorio nonché a verificare la posizione regolare o meno sul territorio di Viterbo degli individui che destano sospetti.

BOLOGNA – Rapina supermercato e aggredisce poliziotti: rumeno arrestato – Ieri pomeriggio, in un supermercato, ha prelevato dagli scaffali alcuni generi alimentari, dal valore di 26 euro, per poi oltrepassare le casse senza pagare. Ma la scena è stata notata da un addetto alla vigilanza interna che ha provato a fermarlo ma l’uomo gli si è scagliato contro.
Gli uomini della Polizia di Stato sono riusciti a bloccarlo nonostante la strenua resistenza e le lesioni da essa provocate. A finire in manette per tentata rapina e Resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni un cittadino nato in Romania nel 1987. Stamani sarà celebrato con rito per direttissima.

BOLOGNA – Arrestato spacciatore marocchino – Stanotte l’equipaggio di una Volante della Polizia di Stato ha visto un uomo rovistare all’interno di uno zaino per poi darsi a precipitosa fuga una volta notata la presenza della Forze dell’Ordine. I poliziotti lo hanno presto bloccato rinvenendo vicino ad un’auto una busta, da lui occultata, risultata poi contenere 2.46 grammi di cocaina e .4.46 grammi di Hashish. Addosso all’uomo, nato in Marocco nel 1992, sono state rinvenute banconote di vario taglio che, insieme alla droga, sono state sequestrate. I poliziotti lo hanno pertanto arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Stamani sarà celebrato con rito per direttissima.

ROMA – Albanese arrestato. Ai Poliziotti: “Ammazzo te e la tua famiglia …” – Stavano distruggendo un bar a Primavalle i due albanesi fermati dalla Polizia di Stato; per uno di loro, che ha reagito con violenza all’arrivo della polizia, prima è “scattata” la sicura dello spray al peperoncino e poi gli ingranaggi delle manette.
D.G., albanese di 30 anni, insieme ad un suo connazionale più grande di una decina d’anni, già palesemente ubriachi, hanno chiesto alle due ragazze che gestiscono un bar nella zona di Selva Candida l’ennesimo bicchiere di whisky; al rifiuto delle bariste si è scatenata la loro ira. Prima le hanno schiaffeggiate, poi si sono spostati sul patio esterno del bar lanciando verso la strada alcune fioriere ed i portatovaglioli. Inutile il tentativo di un cliente, che rimaneva a sua volta ferito al volto, di fermare gli albanesi. Alcuni cittadini hanno avvisato il 112 NUE –Numero unico delle emergenze- ed in pochi istanti sono giunti 3 equipaggi della Polizia di Stato appartenenti ai commissariati Primavalle, Monte Mario ed al Reparto Volanti.
I poliziotti hanno trovato i due albanesi che stavano ancora discutendo con il cliente che era intervenuto a difesa delle bariste; alla vista degli agenti D.G.  si è scagliato contro uno di loro urlandogli “ammazzo te e tutta la tua famiglia!” e cercando di colpirlo. La professionalità degli operanti, che hanno usato anche lo spray al peperoncino, ha permesso di bloccare l’uomo senza danni ne per lui ne per gli agenti. L’altro albanese, che aveva accennato anche lui una reazione verso i poliziotti, ha in breve desistito. D.G. è stato arrestato con le accuse di violenza, resistenza e danneggiamento, mentre il suo “compagno di bevute” è stato denunciato in stato di libertà.

ROMA – Munizioni da guerra, armi e ricettazione. Arrestato rumeno – Era all’interno di un’autovettura ferma in via Sellia, con lo sportello aperto e si è chinata quando ha visto sopraggiungere una volante della Polizia di Stato.
Questo è ciò che ha insospettito gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Casilino che hanno deciso di procedere ad un controllo più accurato. Identificata la passeggera del veicolo, questa ha riferito di essere in attesa del fidanzato salito a casa dei genitori.
Il suo nervosismo però, non ha convinto i poliziotti che hanno deciso di attendere l’uomo. Uscito poco dopo da un’abitazione vicina, si è avvicinato agli agenti dichiarando di essere l’utilizzatore dell’auto, confermando di essere passato dai propri genitori per un saluto.
Il suo atteggiamento però, nervoso ed insofferente al controllo di polizia, non ha convinto gli agenti che hanno deciso di perquisire l’ l’autovettura. All’interno di questa, nel portaoggetti, è stato rinvenuto un coltello a serramanico di cui non ha saputo giustificarne il possesso.
Le chiavi in possesso dello straniero e le domande incalzanti dei poliziotti, hanno portato l’uomo, identificato per D.C. romeno di 31 anni ad ammettere di aver mentito e di abitare in un condominio lì vicino e di non essere passato dai genitori.
La successiva perquisizione a casa dell’uomo, ha consentito di rinvenire una scatola contenente 4 munizioni da guerra calibro 9×19 mm parabellum e 12 munizioni per arma comune calibro 9×21 mm. tutte integre con ogiva camiciata in rame, trovate in un cassetto del mobile porta PC, in camera da letto.
Condotto in commissariato per lo straniero sono scattate le manette.
Dovrà rispondere di detenzione illegale di munizioni da guerra nonché di ricettazione.
E’ stato denunciato inoltre per il possesso del coltello e per le 12 munizioni.

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