Nella mattinata odierna, militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Firenze hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misure cautelari agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale del Capoluogo Toscano – Angelo Antonio Pezzuti – su richiesta della locale Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Capo Giuseppe Creazzo, nell’ambito di una complessa inchiesta concernente appalti pubblici all’epoca gestiti dall’Ente per i Servizi Tecnico-amministrativi di Area Vasta (ex ‘Estav’, ente pubblico regionale di supporto alle Aziende Sanitarie Toscane, ora ‘Estar’) “che vede coinvolti, tra gli altri, tre soggetti ritenuti responsabili di aver indotto degli imprenditori privati a dare o promettere utilità”. La Finanza di Firenze ricostruisce: “In particolare, il citato provvedimento giudiziario ha riguardato R.B., funzionario pubblico regionale, all’epoca dei fatti in servizio presso l’Estav che rivestiva anche la mansione di Responsabile Unico del Procedimento (RUP) nell’ambito della procedura ad evidenza pubblica diretta all’acquisizione, per un importo di oltre € 17 milioni, di un immobile da adibire a magazzino logistico di deposito e distribuzione di farmaci e presidi sanitari delle Aziende sanitarie di Firenze, Empoli, Prato e Pistoia. Analogo provvedimento restrittivo è stato emesso nei confronti di due professionisti, R.N. e F.C., sodali nell’attività delittuosa posta in essere dal menzionato RUP. Più nel dettaglio, nel corso delle investigazioni coordinate dal Sostituto Procuratore Dottor Paolo Barlucchi, i Finanzieri del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze hanno accertato che R.B. – quale pubblico ufficiale – aveva indotto l’amministratore della società venditrice dell’immobile ubicato in via Petrarca n. 48 Calenzano (FI), la DIFIN S.p.a., a concedergli diverse utilità, consistenti sia nell’’assegnazione’ dell’incarico di progettazione e direzione dei lavori di ristrutturazione dell’immobile in argomento a favore dell’ingegnere S.V. (indagato per i medesimi reati), per un importo complessivo di € 250.000 (somme in parte poi girate a R.B. attraverso gli incarichi di progettazione commissionati a R.N. e F.C.), sia nell’affidamento dei successivi lavori di ristrutturazione e pulizia dello stesso immobile, per un importo di oltre € 5 milioni alla società Gruppo SEI S.r.l., società riconducibile allo stesso R.B.. Appalto poi non eseguito dalla Gruppo SEI S.r.l. per non aver prestato garanzie bancarie tali da essere ritenuta affidabile dall’istituto di credito che doveva finanziare le spese da sostenere per l’esecuzione dei lavori. Nel medesimo contesto investigativo, le Fiamme Gialle fiorentine hanno altresì rilevato che lo stesso R.B., nell’ambito di ulteriori tre gare ad evidenza pubblica, afferenti, rispettivamente, all’affidamento dei lavori di ripristino del tetto della palazzina 14 di San Salvi, danneggiato da un evento atmosferico, all’impianto di condizionamento della medesima, nonché dei lavori per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’impianto antincendio ad idranti per il nuovo MAV di Calenzano, per un importo complessivo di circa € 500 mila, ha indotto il legale rappresentante della ditta aggiudicataria di tutti i lavori – la Elettrica C. & C. s.a.s ad affidare:
- al citato R.N., socio occulto di R.B. nella S.I.C. Servizi d’Ingegneria Computerizzati di Forni G. e C. S.a.s., l’incarico della progettazione esecutiva dei lavori di condizionamento della palazzina 14 di San Salvi e dell’impianto antincendio ad idranti per il nuovo MAV di Calenzano;
- in subappalto non autorizzato alla S.C. Servizi Climatizzazione S.r.l., società legata a R.B. i lavori per il condizionamento della menzionata palazzina ed i lavori per la realizzazione dell’impianto antincendio ad idranti per il nuovo MAV di Calenzano;
- in subappalto non autorizzato alla Germana Costruzioni S.p.a. i lavori per il ripristino della palazzina 14 di San Salvi danneggiata da un evento atmosferico”.