Milano, 14 maggio 1977. La ‘sinistra extraparlamentare’ assassina l’agente di Polizia Antonio Custra. 25 anni, non vide nascere sua figlia

0

Oggi 14 maggio ricorre il 40esimo anniversario della scomparsa del Vice Brigadiere di Pubblica Sicurezza Antonio Custra, nato a Napoli il 27 febbraio 1952. Domattina lunedì 15 maggio alle ore 9 presso la Caserma Annarumma, sede del III Reparto Mobile di Milano, verrà celebrata una messa in suffragio in ricordo del poliziotto. Successivamente alle ore 11.30, alla presenza del Questore di Milano Marcello Cardona e delle autorità civili, verrà deposta una corona d’alloro in via De Amicis, alla base della lapide affissa nel luogo dei violenti scontri avvenuti nel corso di una manifestazione di militanti dell’Autonomia a seguito dei quali il 25enne Vice Brigadiere di Pubblica Sicurezza Antonio Custra perse la vita.

L’OMICIDIO – Per protestare contro l’assassinio della studentessa Giorgiana Masi, avvenuto a Roma il 12 maggio del 1977, due giorni dopo l’accaduto, il 14 maggio, a Milano fu indetta una manifestazione da parte di alcuni militanti appartenenti ad organizzazioni della sinistra extraparlamentare. Intorno alle cinque di quel pomeriggio, il corteo di manifestanti provenienti dal penitenziario di San Vittore e diretti in piazza Duomo, una volta giunto nei pressi di via De Amicis, venne intercettato dagli agenti della celere.
In breve tempo la manifestazione degenerò in una vera e propria battaglia e gli autonomi iniziarono ad aprire il fuoco contro gli agenti. L’agente Custra, schierato con il resto del suo reparto, venne colpito al volto da uno dei proiettili esplosi, con una pistola Beretta 7,65, dagli autonomi e che gli trapassò la visiera del casco, uccidendolo.
Antonio Custra lasciò la moglie incinta, e sua figlia nacque un mese e mezzo dopo la sua morte, esattamente il 1º luglio.

Condividi.

Lascia un commento