Un’azienda di logistica di Napoli ha un contenzioso aperto con il fisco, Agenzia delle Entrate della Campania. Attraverso alcuni commercialisti si rivolge a Walter Pardini per costruire una exit strategy. Pardini è il direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Genova. Succede che, qualche tempo dopo, l’azienda trasferisca la sua sede legale in provincia di Genova senza apparente giustificato motivo e che, alle ore 23.30 di ieri sera, Pardini venga arrestato dalla Finanza a Recco all’uscita di un ristorante mentre intasca una bustarella da circa 7.500 euro da tre commercialisti campani, ugualmente arrestati. Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Genova, ricostruisce il puzzle e racconta: “La Guardia di Finanza, nella sua qualità di Forza di Polizia economico-finanziaria, effettua una costante opera di osservazione costante sulla localizzazione della Aziende sul territorio. In tale ambito, viene effettuato il monitoraggio di quelle Aziende che trasferiscano, da altre Regioni, la propria sede legale nella provincia di Genova. Tra queste, è stata individuata una società operante nel settore della vigilanza privata, che aveva da poco cambiato sede dal Lazio al capoluogo ligure, nonostante risultasse avere molte sedi operative sul territorio, fra cui alcune in Campania, ma nessuna a Genova. All’esito degli approfondimenti, sono emersi illegittimi comportamenti assunti da Walter Pardini, di anni 63, Direttore Provinciale dell’Agenzia delle Entrate del capoluogo ligure, che è stato quindi arrestato mentre intascava una ‘mazzetta’ di 7.500 euro, per favorire una transazione, da 3 commercialisti della Campania, anch’essi tratti in arresto, mentre un ulteriore 57enne professionista genovese è stato segnalato a piede libero in concorso”.
Secondo il quadro accusatorio prospettato dagli inquirenti, il cambio di sede sarebbe legato alle promesse ottenute da Pardini per un suo intervento sulla pratica in cambio di soldi.
A seguito del clamoroso arresto, l’Agenzia delle Entrate ha emesso il seguente comunicato: “La Direzione regionale della Liguria dell’Agenzia delle Entrate ringrazia e offre la massima collaborazione all’Autorità giudiziaria per far piena luce sulla vicenda che ha portato all’arresto del direttore della Direzione Provinciale di Genova, nell’ambito di un’inchiesta per reato di corruzione. Di conseguenza l’Agenzia ha immediatamente adottato la sospensione cautelare dal servizio in attesa del provvedimento dell’Autorità giudiziaria a seguito del quale verranno assunte tutte le misure disciplinari, contrattuali e risarcitorie per tutelare l’istituzione e la dignità dei propri dipendenti che operano onestamente e scrupolosamente. L’Agenzia delle Entrate condanna con risolutezza i comportamenti disonesti, dinanzi ai quali adotta con fermezza e celerità sanzioni disciplinari espulsive e da anni orienta i propri sistemi di controllo interno nell’individuazione e prevenzione di ogni possibile abuso con particolare riferimento ai potenziali comportamenti fraudolenti”.