Doppia operazione della Guardia di Finanza in provincia di Salerno. Che comunica:
“Le ‘Fiamme gialle’ hanno sequestrato 61 bombole di Gpl, per una capienza complessiva di 935 chili, stoccate in un deposito senza le prescritte autorizzazioni a Futani. Dalle indagini rapidamente eseguite dei Finanzieri è emerso che le bombole, stoccate a ridosso di un fabbricato per civile abitazione, erano di una rivendita non più attiva da alcuni anni e quindi senza più le previste autorizzazioni, comunque necessarie, per la detenzione di prodotti altamente esplodenti. Il titolare della ditta ‘cessata’ è stato rintracciato e sanzionato; le bombole sono state prontamente rimosse per evitare tutt’altro che potenziali situazioni ‘irreparabili’ e garantire quindi la sicurezza dei cittadini.
Ad Albanella hanno effettuato un controllo nei confronti di un esercizio commerciale di casalinghi, bigiotteria e accessori per abbigliamento gestito da un cittadino di nazionalità straniera. Erano rinvenuti e offerti in vendita ai consumatori prodotti sui quali non erano riportate le indicazioni ‘minime’ previste dal Codice del Consumo e il cui commercio risulta vietato. Sono stati sottoposti a sequestro complessivamente n. 1.497 pezzi (articoli e accessori di bigiotteria) per un valore di circa € 2.000. Nei confronti del titolare dell’esercizio commerciale, segnalato all’autorità amministrativa competente, sono state irrogate sanzioni fino a € 25.000. Il risultato conseguito testimonia la costante attenzione della Guardia di Finanza al contrasto dei fenomeni illeciti che possono arrecare danno ai consumatori e agli onesti commercianti. Nell’ambito dei controlli in materia di giochi e scommesse nell’agro nocerino-sarnese, la capillare azione di monitoraggio, nella serata di ieri, ha consentito di individuare un apparecchio da gioco illegale all’interno di un bar di Sant’Egidio del Monte Albino. La particolarità dell’intervento operato dai Finanzieri della Compagnia di Scafati risiede nel fatto che l’apparecchio in questione, finché si trovava in stand-by, riproduceva immagini dei giochi leciti, mentre all’atto dell’inserimento dei contanti consentiva di premere un tasto che re-indirizzava il giocatore sul motore di ricerca Google, visualizzando poi una schermata di siti non riconducibili al circuito legittimo degli operatori di gioco. I Militari, all’atto dell’ispezione nell’attività commerciale, sono riusciti ad individuare la presenza dell’apparecchio da gioco – della categoria newslot – non collegato alla rete telematica gestita dall’A.A.M.S. (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato), in maniera da non consentire alcun monitoraggio delle giocate effettuate a danno, non solo del Fisco, ma anche e soprattutto dei giocatori, privati della benché minima possibilità di vincere. Al titolare dell’esercizio sono state contestate le sanzioni previste, che arrivano fino a un massimo di € 20.000 per ogni apparecchio irregolare rinvenuto”.