Traffico di animali dall’Ungheria e evasione fiscale da 9 milioni. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord (Procuratore Francesco Greco), comunica: “Questa mattina, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, militari del gruppo della Guardia di Finanza di Aversa hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo – emesso dal GIP del tribunale di Napoli Nord – nei confronti di amministratori e gestori di fatto di tre società con sede nelle province di Caserta e Napoli nei cui confronti si procede per reati tributari riguardanti un’evasione fiscale – tra il 2011 e il 2016 – di oltre 8.7 milioni oltre Iva e imposte dirette. Si procede in particolare per i reati di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, dichiarazione infedele, occultamento o distruzione di documenti contabili. Il provvedimento cautelare scaturisce da un’approfondita attività di indagine che ha permesso di appurare l’esistenza di un’articolata rete di società, intestate anche a consapevoli prestanome, volte a commercializzare cuccioli di razza provenienti da Stati esteri (essenzialmente Ungheria) e che, secondo l’ipotesi accusatoria, realizzano ingenti profitti attraverso l’omesso pagamento delle imposte in Italia. Dalle attività investigative è emerso che, nel periodo considerato, il predetto gruppo aziendale ha importato complessivamente oltre 37mila cani di razza poi venduti a prezzi variabili – a seconda della specie – tra i 7100 ed i 1.300 euro ad esemplare – emettendo fatture di vendita con importi nettamente inferiori rispetto a quanto realmente incassato ed in taluni casi omettendo di presentare le previste dichiarazioni annuali dei redditi.
Gli accertamenti delegati da questa Procura della Repubblica alla Guardia di Finanza di Aversa, hanno permesso di ricostruire l’intero patrimonio delle società e degli indagati, consentendo di sottoporre a sequestro disponibilità finanziarie, beni immobili e veicoli per un valore equivalente all’evasione fiscale accertata. L’indagine in questione deve porsi in correlazione con altra svolta nell’estate 2015 dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli Nord appartenenti al gruppo di lavoro che si occupa dei reati ai danni degli animali. Le investigazioni avevano portato al sequestro preventivo delle strutture site in Aversa, di una società collegabile allo stesso contesto aziendale di quello riguardante il provvedimento odierno, dedito al commercio, anche con l’estero di animali d’affezione ed in particolare di cani e gatti. Il provvedimento di sequestro era stato disposto al termine di una complessa attività investigativa che vedeva coinvolti intermediari e titolari di negozi di vendita di animali di Rovigo, Lecce, Volla (Na), Afragola (Na), nei cui confronti si è proceduto per traffico illecito di animali da compagnia, maltrattamento di animali, uso di atto falso e frode nell’esercizio del commercio. Nel corso di tali indagini furono anche sequestrati 31 cuccioli di cane e 5 carcasse della medesima specie provenienti dall’Ungheria”.