Massimo Pica Ciamarra giustifica il disconoscimento del progetto esecutivo con la perizia (del professore Guido Ferrara consegnata il 14 gennaio 2014 dal titolo “Progetto Salerno Porta Ovest – Parere sugli aspetti paesaggistici proposti in variante al progetto definitivo assentito” (cliccare sul link per il documento integrale).
Guido Ferrara è il titolare dello studio di progettazione ambientale oltre che docente dell’Università di Firenze. La perizia mette in evidenza tutte le discrasie esistenti tra il progetto definitivo Porta Ovest dello studio Ciamarra ed il progetto esecutivo in via di realizzazione. Ricostruisce date, iter, e corrispondenze tra lo studio Ciamarra e l’Autorità portuale appaltante. Documento prezioso, tutto da leggere e da vedere (nei raffronti delle diapositive tra quanto avrebbe potuto essere e quanto è/sarà) perchè chiarisce definitivamente i punti critici oggetto del contenzioso e la posizione dello studio Ciamarra. La parte non approfondita è relativa alla possibilità di abbattimento del viadotto Gatto: in perizia si asserisce che le modifiche apportate al progetto definitivo (che eliminano l’innesto con le gallerie) non permetteranno la demolizione invece prevista dal progetto definitivo (che prevedeva l’innesto). Teoria che la perizia non pare dimostrare. “La perizia – spiega Massimo Pica Ciamarra – riguarda il solo 1°stralcio, cioè le difformità fra il progetto messo in appalto e finanziato e quello arbitrariamente modificato (non erano consentito dalla gara)”.