AUTORITA’ PORTUALE, CONCESSA AUTONOMIA DI… 284 GIORNI. GENTILONI SPIEGA: “LA PRIORITA’ DELLA NUOVA AdSP E’ IL PORTO DI NAPOLI”

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Napoli schiaccia Salerno, Del Rio si prende la sua bella rivincita su De Luca e la città perde uno tra i suoi enti di punta. Durerà appena 284 giorni l’autonomia concessa dal Governo alla Autorità portuale di Salerno. Il Dpcm firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni e dal Ministro Graziano Del Rio è arrivato oggi a Salerno direttamente con il suggello della Corte dei Conti. Detta in giorni, settimane (40) o mesi (9), non cambia la sostanza: “L’autorità portuale di Salerno, come costituita dalla legge  28 gennaio 1994 numero 84 mantiene la sua autonomia finanziaria e amministrativa fino al 31 dicembre 2017”, decreta il Presidente del Consiglio dei Ministri.

Il documento di quattro pagine, stranamente lontano dal politichese, trasmette di più: entra nello specifico e, dopo aver richiamato “la nota 24431 del 6 settembre 2016 con la quale il Presidente della Regione Campania ha chiesto il mantenimento per un periodo di almeno 36 mesi dell’autonomia finanziaria e amministrativa dell’Autorità portuale di Salerno ‘per assicurare il completamento degli interventi infrastrutturali per i quali è imprescindibile l’azione nonché il controllo e coordinamento in loco da parte dell’autorità medesima con gli attuali poteri e prerogative che consentono la piena realizzazione delle strategie di sviluppo del porto di Salerno, garantendo il rispetto degli obiettivi prefissati nell’aggiornamento del Piano Operativo triennale dell’Ente’ nonché la ‘normalizzazione delle attività amministrative per il porto di Napoli”; dopo aver fatto riferimento “agli esiti dell’istruttoria svolta dalla Direzione generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo comunicati il 25 ottobre 2016” rileva che “detti esiti giustificano, relativamente alla richiesta del Presidente della Regione Campania l’accoglimento della richiesta stessa di mantenimento dell’autonomia amministrativa e finanziaria dell’Autorità portuale di Salerno esclusivamente per un breve periodo transitorio e comunque fino al 31 dicembre 2017, in ragione della condizione fattuale subita negli anni dal porto di Napoli che rende priorità assoluta, per l’istituenda Autorità  di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale affrontare le specifiche problematiche di tale porto al fine di riallinearlo agli standard europei, evitando contestualmente rallentamenti per le attività gestionali del porto di Salerno”.

Il Dpcm attribuisce poi al Ministro Del Rio il compito di nominare un Commissario straordinario per Salerno (che guadagnerà quanto l’ex Presidente dell’Autorità), che resterà in carica fino al 31 dicembre 2017 e che “nell’ambito delle scelte di maggior rilievo strategico attiverà, nelle forme organizzative ritenute opportune, le iniziative di condivisione con i soggetti istituzionali e di partecipazione e di consultazione con quelle sociali ed imprenditoriali”. Il Ministro nominerà infine, il collegio dei revisori dei conti.  Di Luise manterrà il ruolo di segretario generale.

Il Governo mette quindi ‘nero su bianco’ tutta la sua attenzione su Napoli. Per i progetti di Salerno (traforo, escavo, nuovo terminal traghetti, allargamento dell’imboccatura) bsognerà, allora, che ci sia… tempo. Evoluzione che, di certo, sarà molto ben approfondita dagli imprenditori portuali e dai 34 impiegati salernitani che continuano a vedere incerto il proprio futuro.

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