Le violenze e le minacce andavano avanti da diversi anni, tanto che già nel 2010 la donna aveva denunciato il marito, un 37enne equadoregno, per le ripetute angherie che riservava a lei ed al loro figlio di pochi anni. Poi, anche a seguito di un percorso intrapreso con l’ausilio di assistenti sociali, l’uomo sembrava aver cambiato atteggiamento, tanto da indurre la donna a ritirare la denuncia.
La “tregua”, però, non era durata a lungo. Il 37enne, infatti, aveva iniziato nuovamente a dar sfogo alla sua violenza, accanendosi in particolare contro la donna, picchiata, offesa con epiteti di ogni genere e minacciata più volte di morte. Fino all’episodio di ieri pomeriggio, quando la vittima ha trovato il coraggio di chiamare il 112 denunciando l’ennesimo episodio accaduto.
Sul posto, una bottega di artigiano dove il marito lavora, è giunta in breve una pattuglia del commissariato Prati, che ha rintracciato la donna e l’ha accompagnata in commissariato, dove ha denunciato di essere stata dapprima insultata, per futili motivi, e poi presa per i capelli e colpita al volto con un pugno. Agli investigatori del Commissariato Prati ha riferito inoltre di recenti episodi, con minacce di morte più volte rivoltele dal marito, spesso ubriaco, con schiaffi, pugni ed anche un tentativo di strangolamento. Grazie ai riscontri investigativi ottenuti, gli agenti del Commissariato Prati, al termine hanno tratto in arresto il 37enne. L’uomo dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, lesioni e minacce gravi.