Con il comunicato del 1° marzo l’Istat ha diffuso i dati relativi al prodotto interno lordo e alle principali grandezze di finanza pubblica per il triennio 2014-2016. “Nel 2016 – Scrive il ministero dell’Econima e delle Finanze – l’economia italiana ha registrato una crescita del Pil pari allo 0,9%. A questo risultato ha contribuito la crescita della domanda interna sostenuta sia dai consumi delle famiglie (+1,3%) sia dagli investimenti fissi lordi (+2,9%). Si conferma l’efficacia dell’impostazione della politica di bilancio adottata dal Governo, al tempo stesso favorevole alla crescita e volta ad assicurare un graduale ma robusto consolidamento delle finanze pubbliche.
Nel periodo gennaio-dicembre 2016 le entrate tributarie erariali sono state pari complessivamente a 451,5 miliardi, con un aumento del 3,3% (+14.244 milioni) rispetto al 2015. L’andamento del gettito nel 2016 riflette sia il miglioramento della congiuntura economica sia l’effetto di alcune importanti misure di contrasto all’evasione adottate dal Governo nel corso degli ultimi anni. Tra queste, la collaborazione volontaria (cd voluntary disclosure) introdotta per favorire la regolarizzazione di capitali finora non dichiarati al fisco detenuti in Italia e all’estero ha fatto registrare nel 2016 versamenti per 4.078 milioni di euro rispetto ai 212 milioni del 2015, anno nel quale era stato avviato l’istituto.
Sul versante delle imposte indirette, il meccanismo della scissione dei pagamenti (cd split payment) per i fornitori della Pubblica Amministrazione e l’estensione del sistema dell’inversione contabile (cd reverse charge) al settore delle pulizie, dei certificati verdi e al settore dell’edilizia specializzata, hanno generato un considerevole recupero di gettito, contribuendo a ridurre l’evasione dell’IVA.
A dicembre 2016 risultano incassi del canone televisivo per complessivi 2.002 milioni di euro su base annua. Il gettito del canone Rai è aumentato complessivamente del 16,3% nel 2016 rispetto al 2015. Il risultato è particolarmente significativo se si considera anche che per il 2016 l’importo del canone televisivo è stato ridotto da 113,50 euro dell’anno precedente a 100 euro.
IMPOSTE DIRETTE – Registrano un gettito complessivamente pari a 246.018 milioni di euro, con un incremento del 2,5% (+5.959 milioni di euro) rispetto al 2015. L’IRPEF cresce del 2,5% (+4.453 milioni di euro) per effetto principalmente delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente pari a 3.470 milioni di euro (+2,4 %). L’andamento riflette anche gli effetti delle disposizioni del D.lgs 175/2014 relative al versamento delle imposte che hanno previsto, a decorrere dal 2015, l’indicazione dell’IRPEF al lordo delle compensazioni di imposta effettuate. Nel 2016 si rileva anche una crescita dei versamenti in autoliquidazione del 4,4%.
L’IRES cresce di 1.971 milioni di euro (+5,9%) a seguito dei maggiori versamenti a saldo in autoliquidazione dell’anno d’imposta 2015 (+1.079 milioni di euro). L’andamento positivo del gettito riflette l’aumento della redditività in alcuni settori economici che ha più che compensato le minori entrate previste per le agevolazioni concesse con la Legge di stabilità per il 2016 (art. 1, commi da 91 a 94 e 97-c.d. maxi-ammortamento) e per il potenziamento dell’agevolazione ACE (Aiuto alla Crescita Economica) introdotta dal decreto “Salva Italia” (D.L. n. 201/2011).
Tra le altre imposte dirette, aumenta il gettito della cedolare secca sugli affitti (+ 17,3%), anche a seguito del maggiore utilizzo di questo regime di tassazione nei contratti di locazione immobiliare. Registrano, invece, riduzioni di gettito l’imposta sugli interessi e altri redditi di capitali (-18,9%) e le imposte sostitutive sulle plusvalenze (-69,5%), per effetto dei cali dei rendimenti degli investimenti finanziari.
IMPOSTE INDIRETTE – Il gettito ammonta a 205.525 milioni di euro milioni, in aumento del 4,2% (+ 8.285 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2015. Il gettito IVA cresce del 4,3% (+5.127 milioni) per effetto dell’andamento complessivamente positivo della componente relativa agli scambi interni e, in particolare, dei versamenti a seguito dell’applicazione del meccanismo dello Split payment (+5,5% pari a + 5.904 milioni), che obbliga la pubblica amministrazione a trattenere e versare direttamente all’erario l’IVA sulle fatture emesse dai propri fornitori. Il gettito dell’imposta di bollo ha segnato una flessione (-382 milioni di euro), dovuta alla diversa modalità di scomputo dell’acconto. Tale circostanza ha influenzato il profilo mensile dei pagamenti dell’imposta: nell’anno 2016, si sono registrati minori versamenti in acconto nel mese di aprile e maggiori versamenti mensili durante il corso dell’anno. Il versamento dell’ultima rata dell’imposta riferita al 2016, riscossa nel 2017, ha fatto affluire un gettito complessivo di oltre 600 milioni. Le entrate delle accise sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) mostrano un andamento sostanzialmente stabile rispetto al 2015 (-7 milioni). In aumento il gettito dell’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) che ha generato entrate per 3.388 milioni (+16,8%).
ENTRATE DA GIOCHI – Le entrate relative ai giochi presentano nel complesso una crescita molto sostenuta, pari a 22,3% (+ 2.654 milioni di euro).
ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO – I flussi delle entrate tributarie erariali relativi ai ruoli nel 2016 sono state pari a 9.053 milioni con una diminuzione pari a –1,7% rispetto allo stesso periodo del 2015, determinata da minori incassi delle imposte dirette (-591 milioni), compensati in parte dai maggiori incassi delle imposte indirette (+435 milioni). Si precisa che i ruoli riferiti alle entrate tributarie, che affluiscono al bilancio dello Stato, rappresentano solo una parte degli incassi legati all’attività di contrasto all’evasione fiscale, che nel 2016, come è noto, ha fatto registrare complessivamente un ammontare di 19 miliardi di euro, il picco nell’ultimo decennio. Rientrano in questa cifra, tra l’altro, il gettito della voluntary disclosure e i risultati delle attività per migliorare l’adempimento spontaneo.
Sul sito del Dipartimento delle Finanze è disponibile il Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio-dicembre 2016, corredato dalle appendici statistiche e dalla guida normativa, che fornisce l’analisi puntuale dell’andamento delle entrate tributarie, e la relativa Nota tecnica che illustra in sintesi i principali contenuti del documento”.
Entrate tributarie, nel 2016 il gettito aumenta del 3,3%. Bene Irpef, Ires e Iva (PDF, 186.82 KB )
Il MEF analizza anche i dati di gennaio:
2017 – Nel mese di gennaio 2017 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 35.295 milioni di euro, in aumento del 1,9%(+ 652 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2016. Alla variazione di gettito hanno contribuito tutte le principali imposte. Si segnala inoltre che, con la nuova modalità di pagamento introdotta nel 2016, il versamento del canone televisivo nel mese di gennaio (che quest’anno è sceso a 90 euro ripartito nelle bollette elettriche dell’intero anno) è stato pari a 82 milioni.
IMPOSTE DIRETTE Registrano un gettito complessivamente pari a 24.449 milioni di euro, in aumento del 1,9% (+ 445 milioni di euro) rispetto al mese di gennaio 2016. Le entrate IRPEF ammontano a 22.842 milioni di euro, in aumento di 221 milioni di euro (+1,0%) per effetto principalmente dell’andamento positivo delle ritenute da lavoro dipendente (+1,1%) e dei versamenti in autoliquidazione pari a 267 milioni (+15,6%). Il gettito Ires, pari a 260 milioni di euro, registra un incremento di 93 milioni di euro (+55,7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Registrano una diminuzione del 44,1% le entrate relative alle imposte sostitutive sui redditi da capitale e sulle plusvalenze. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, cresce del 28,1% la ritenuta sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche.
IMPOSTE INDIRETTE – Il gettito ammonta a 10.846 milioni, in aumento del 1,9% (+207 milioni) rispetto allo stesso periodo del 2016. Le entrate dell’IVA ammontano a 5.634 milioni con un incremento di 244 milioni (+4,5%). Tra le imposte sulle transazioni, l’imposta di registro segna una diminuzione del 6,2%. Mostra invece una variazione positiva rispetto all’analogo periodo del 2016 l’imposta di bollo (+124 milioni) che risente della diversa modalità di compensazione degli acconti introdotta nel 2016. Le entrate dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) si attestano a 1.126 milioni (-12,4%); il gettito dell’accisa sul gas naturale per combustione (gas metano) ha generato entrate per 275 milioni di euro (- 16,2%).
ENTRATE DA GIOCHI – Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, una crescita del 19,2% (+1.233 milioni).
ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO – Il gettito derivante dall’attività di accertamento e controllo si è attestato a 672 milioni di euro con un incremento del 9,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, determinato dai maggiori incassi derivanti dai ruoli relativi alle imposte indirette (+26,0%). Sul sito del Dipartimento delle Finanze è disponibile il Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio 2017, corredato dalle appendici statistiche e dalla guida normativa, che fornisce l’analisi puntuale dell’andamento delle entrate tributarie, e la relativa Nota tecnica che illustra in sintesi i principali contenuti del documento. Sono disponibili anche i report F24 relativi ai mesi di Dicembre 2016, Gennaio 2017 e Febbraio 2017 che analizzano l’andamento delle entrate tributarie versate con il modello F 24, fornendo una prima anticipazione dell’andamento delle stesse.