E’ cominciata male (con i fischi e striscione di protesta), è finita peggio (con una piena e vibrante contestazione, dentro e fuori lo stadio). Salernitana-Spal ha, in mezzo, una serie di episodi controversi: la metà della luce artificiale che salta per 20 minuti (bravi arbitro e calciatori a decidere di continuare), il silenzio degli ultras (primi 15 minuti), un rigore contestato alla Spal, parate del portiere ospite ed il teatrino di Bollini sull’ultima sostituzione: fa chiamare Joao Silva, tutto lo stadio disapprova rumorosamente, il calciatore si avvicina al quarto uomo e sta per sfilarsi la pettorina quando il suo allenatore, probabilmente folgorato dai fischi assordanti, costringe con le maniere forti il suo secondo a chiamare in tutta fretta il lontano Donnarumma che, così, entra. Per il povero Joao Silva impietrito nemmeno una parola, uno sguardo. Al 90esimo, scoppia la contestazione nei riguardi di Lotito. Che tra poche ore sarà all’Olimpico per il derbyssimo Lazio-Roma.