Decreto legge: Daspo nelle città per combattere parcheggiatori e venditori abusivi

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«La sicurezza urbana va intesa come un grande bene pubblico che riguarda la vivibilità e il decoro urbano, attraverso interventi di riqualificazione delle aree più degradate, l’eliminazione dei fattori di marginalità sociale, la prevenzione della criminalità e dei fenomeni antisociali per favorire la legalità e la coesione sociale. Il decreto legge introduce strumenti ed interventi amministrativi, amplia i poteri di ordinanza dei sindaci: avranno poteri autonomi e la possibilità di firmare patti tra territori e ministero dell’Interno che prima non avevano una cornice legislativa» ha detto il ministro Minniti.

Il decreto è stato ampiamente discusso, meditato, voluto dall’Anci e dalla conferenza delle Regioni con l’idea di «fare una grande alleanza tra lo Stato e poteri locali – ha aggiunto Minniti: in Italia abbiamo un modello di sicurezza che funziona, non c’è un’emergenza sicurezza ma oltre al modello di sicurezza nazionale servono politiche più attente di controllo da Bolzano ad Agrigento». Per garantire la sicurezza urbana Minniti ha annunciato l’introduzione di misure mutuate dal mondo sportivo, come il ‘daspo’. «Di fronte a reiterati elementi di violazioni di alcune regole in un determinato territorio – ha spiegato – le autorità possono proporre che chi li ha commessi non possa più frequentare quel determinato territorio». «Non abbiamo bisogno di sindaci sceriffi o di un ministro dell’Interno sceriffo – ha continuato – abbiamo bisogno di cooperazione tra territorio e Stato».

Il daspo sarà una arma per combattere fenomeni di delinquenza urbana come, ad esempio, quello dei parcheggiatori o dei venditori abusivi.

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