Dieci “Frecce” al giorno in partenza verso Roma ed il nord con tempi di percorrenza variabili da 95 minuti – saltando Napoli Centrale – a 2.35h (con Napoli centrale), altrettante sulla direttrice inversa ma con tempi leggermente inferiori (dagli 86 minuti della linea diretta in partenza da Termini alle 17.30, fino alle 2.29h). Stazione porta di ingresso per Calabria, Basilicata, Puglia ionica, Cilento ed Irpinia; scalo ferroviario strategico anche per i collegamenti regionali della Basilicata e del resto della Campania. Che Salerno rivesta un ruolo nodale per la mobilità su ferro del sud appenninico, tirrenico e (in parte) ionico lo ha capito bene Trenitalia che sta continuando ad investire anche con collegamenti su gomma (freccialink integrativi da/per Potenza e Matera); un po’ meno la società NTV che, seppure attivissima nella politica tariffaria più conveniente, ha deciso di retrocedere da cinque a quattro le partenze (tempi di percorrenza compresi tra 1.56h e 2.23h) e di attestare a cinque gli arrivi (tempi tra 1.59h a 2.40) collegando però con Salerno i territori lucani di Matera e Ferrandina attraverso gli Italobus.
Chiusi gli accordi con le regioni Basilicata e Puiglia (articoli a parte), Trenitalia ha deciso, quindi, di rompere un tabù: bypassare – una volta al giorno per tratta – il nodo di Napoli centrale per accorciare tempi e percorrenze a beneficio innanzitutto dei viaggiatori diretti o provenienti da Reggio Calabria, Taranto, Potenza e Salerno. Succede così che il Frecciargento in partenza da Reggio Calabria centrale alle 6.48 impieghi 4.47h per Roma Termini (di cui 3.09h per coprire la tratta fino a Salerno) in luogo delle 6.24h dei Frecciabianca in partenza alle ore 8.40 ed alle 16 che tra Salerno e Roma inframmezzano lo scalo di Napoli Centrale. Un risparmio di 97 minuti! Va bene anche ai tarantini che, peraltro senza cambi, imbarcandosi sul Frecciarossa 1000 delle 5.48 (arrivo a Roma alle ore 11.10) verificano un percorso netto di 5.22h (da Potenza centrale è di 3.33h) con un risparmio di 1.48h rispetto al collegamento originariamente esistente che, partendo alle 10.10 (arrivo a Roma alle ore 17.20) li obbligava al cambio tra Frecciabianca e Frecciarossa alla stazione di Bari. Tempi ancora migliorabili in quanto il Frecciarossa 1000 effettua la fermata a Napoli Centrale. “Andrà meglio quando sarà inaugurata la stazione dell’alta velocità di Afragola”, spiega il capotreno alla guida della motrice più moderna e veloce d’Italia in procinto di lasciare, alle 9.14, il binario 6 della stazione di Salerno. A giugno l’opera disegnata da Zaha Hadid accoglierà i treni (per ora solo in transito). La curiosità del taglio del nastro si unisce a quella per la verifica degli operativi di NTV e Trenitalia che, pur garantendo in numero congruo arrivi e partenze alla stazione di Napoli centrale, dovranno assicurare ed incrementare i collegamenti veloci sistematici per le popolazioni di Calabria (e Sicilia), Basilicata e Puglia.