Aerei privati, charter, voli di linea. L’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi sarà operativo a pieno regime già da luglio sulle tre branche dell’aviazione commerciale per passeggeri.
Sotto la competente regia di Gesac, società di gestione degli aeroporti campani, lo scalo promette così di completare l’offerta di slot e parcheggi oramai insufficiente a Capodichino.
Cresciuto in maniera esponenziale proprio sotto la gestione-Gesac, l’aeroporto napoletano è spesso in overbooking. Ciò significa che gli aerei privati, seppure riuscissero a ottenere uno slot, avrebbero solo il tempo tecnico di far scendere i viaggiatori. Poi dovrebbero parcheggiare altrove. Stesso discorso per i charter. Su Napoli, Gesac ha quindi operato una necessaria scelta, optando principalmente per i voli di linea. La seconda pista del sistema aeroportuale campano rappresenterà, quindi, il completamento infrastrutturale assolutamente necessario in una regione ambita, in termini di destinazione, da tutto il mondo.
Lavori – Gesac è stazione appaltante dei lavori, voluti dalla Regione Campania, di costruzione ex novo di pista, apron (parcheggio) ed aerostazione. L’investimento in questa prima fase è di 57 milioni ed il cronoprogramma risulta rispettato. Come da tabella, sei mesi prima del termine dei lavori del primo lotto (pista e parcheggio, strumentazioni), Gesac ha provveduto ad ottenere – dalla direzione Enac per il sud Italia – tutte le autorizzazioni. Passaggio non scontato. Essendo totalmente diverso dalla precedente infrastruttura, l’attuale aeroporto andava, infatti, ricertificato. Le cose sono state fatte bene e le autorizzazioni al traffico passeggeri sono puntualmente arrivate. L’aeroporto sarà tecnicamente aperto a luglio 2024. Per quella data la pista sarà lunga 2.200 metri.
Nel frattempo saranno avviate le procedure per riportare a Salerno il personale in questi anni assorbito da Capodichino e per implementarne le unità. L’aeroporto sarà verosimilmente operativo anche di notte attraverso il sistema Vor.
La seconda fase dei lavori determinerà la costruzione del terminal, dell’aerostazione. Quella attuale, piccola, è comunque pienamente operativa. Ha due accessi in area sterile, un varco fast per l’aviazione generale, un ampio gate di uscita per gli arrivi. Inoltre conta postazioni fisse per polizia, dogana e finanza oltre a tutti gli uffici amministrativi ed i servizi bar, di assistenza e sala di aspetto.
Parallelamente gli enti territoriali stanno lavorando di concerto per garantire la migliore viabilità nell’area. In particolare il Comune di Bellizzi sta pianificando la costruzione di una rotatoria per il migliore collegamento con l’autostrada.
Su input della Regione Campania è inoltre ben avviato l’iter che porterà la metropolitana di Salerno fin (quasi) dentro lo scalo. Evenienza che rappresenterà una rivoluzione della mobilità, con tempi di percorrenza probabilmente simili a quelli che, attraverso il treno Leonardo Express, portano i passeggeri dal ‘Leonardo da Vinci’ di Fiumicino alla stazione Termini.
Operativo – A fari spenti Gesac sta alacremente lavorando per sottoscrivere quanti più contratti possibili con le compagnie. E’ verosimile che, nelle interlocuzioni, essa proponga il ‘sistema aeroportuale campano’ strutturato su due piste, due parcheggi. Non quindi, due aeroporti in due città diverse. D’altronde per viaggiatori provenienti da Sidney, da Copenaghen o Istanbul e diretti a Capri, alla Reggia di Caserta, in Costiera Amalfitana o a Pompei non saranno certo gli 80 chilometri di distanza tra i due scali a fare la differenza.
La conferma che Salerno abbia una grandissima potenzialità arriva direttamente dal fondatore e Ceo di uno dei maggiori vettori mondiali. “Ryanair — conferma O’Leary durante una chiacchierata con il Corriere — sta studiando anche la possibilità di volare all’aeroporto di Salerno, che dovrebbe aprire a luglio e che ha già registrato l’interesse di EasyJet. Di fatto si ridurrebbero a tre gli scali italiani dove la low cost non vola, mentre è presente nel resto del Paese: due per limitazioni tecniche delle piste troppo corte per i Boeing 737-800 (Firenze, Foggia) e una per decisione commerciale (Milano Linate)”.
L’importante e più ampio articolo è stato pubblicato il 24 gennaio nella sezione Economia del corriere.it, il sito del Corriere della Sera.