La… polvere sotto il tappeto. La metafora potrebbe calzare a pennello per la scena che si apre affacciandosi dal parapetto della nuova piazza della Libertà a Santa Teresa di Salerno. Lì la natura ha iniziato a restituire quanto era stato tolto dall’uomo. Si è man mano formata una spiaggetta, la cui portata è chiara in fase di bassa marea. Tutt’attorno ci sono dei frangiflutti ed anche un grosso tubo di scarico acqua, proveniente dall’enorme manufatto retrostante.
Proprio incastrato nella massicciata, un po’ nascosto alla vista dal lungo parapetto, si scorge un fusto. Pieno di materiale, è interrato. Emerge solo per qualche centimetro, utile a delinearne le dimensioni. Cosa contiene? Perché non è stato rimosso? È la punta dell’iceberg di un contesto, comunque, caratterizzato da rifiuti (ex sedie, coperture in plastica, grosse cime rotte) e materiali che, ad una sommaria analisi, appaiono scarti di lavorazioni edili.
1 commento
E’ un fusto (un bidone di plastica per l’esattezza) che utilizzano di norma i pescatori sui pescherecci, portato ed interrato sicuramente dal mare…..che grande scoop!!!