Salerno: non ce l’ha fatta, il grande albero selvatico (foto in basso), ad opporsi alla motosega. Nelle scorse ore è stato abbattuto. Il rumore delle lame non è per nulla riuscito a scalfire l’assordante silenzio di chi si professa ambientalista ma che, nei momenti cruciali, preferisce il mare alle battaglie (leggi qui).
Quell’albero avrebbe invece potuto essere il simbolo di un nuovo modo di intendere lo sviluppo della città. La sua salvezza ‘controcorrente’ sarebbe stata rivoluzionaria. Seppur con le inevitabili e debite proporzioni, l’immagine di uno striscione o di una pacifica protesta avrebbe potuto avere la forza di Tienammen.
Invece niente. Quell’albero come tanti (troppi) altri in città, da oggi è legna da ardere. Con buona pace di ambientalisti fasulli come una banconota da tre euro.