“Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia c’è una sola forza politica che combatte le destre di Salvini e della Meloni: il Pd”. Il segretario nazionale del Partito Democratico Nicola Zingaretti parla nel cuore di Salerno – al teatro Augusteo dentro il Palazzo di Città – al termine di un colloquio privato di circa un’ora con Vincenzo De Luca organizzato nella stanza occupata per circa vent’anni dall’attuale Governatore. “Il mio appello all’elettorato è di unirsi su quelle candidature che possano fermare l’avanzata delle destre alla vigilia dell’erogazione di centinaia di miliardi di investimenti: la più grande conquista dell’Italia in Europa nel dopoguerra è firmata centro-sinistra. Non regaliamola a chi l’Europa la voleva distruggere secondo un progetto fallimentare e folle”. Zingaretti sa che ripetere il 5 a 2 di cinque anni fa sarebbe un’impresa. S’aggrappa allora a De Luca: “La Campania è importante per l’Italia: con le risorse dell’Europa qui si potranno risolvere problemi storici”. Sul referendum: “Il nostro è un sì per combattere. Non credo che la riforma metta in gioco la democrazia e ricordo che essa è nel nostro programma dall’agosto 2019. Il sì è l’inizio delle riforme costituzionali, compresa la modifica alla legge elettorale. Il Pd ha ragione”. Cede infine a De Luca un endorsement che, probabilmente, per intensità avrà sorpreso anche il Governatore ri-candidato: “Da presidente di Regione dico grazie a De Luca perché, in piena emergenza Covid, ha salvato la Campania”. Scandisce: “Vincenzo De Luca è stato un gigante, un grande presidente. Bisogna dirgli grazie e soprattutto confermargli la fiducia: con De Luca la Campania ce la fa”.
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