Ancora un tentativo di truffa (bloccata in fase embrionale) da parte di uno straniero ai danni dello Stato italiano: documenti falsi per richiedere il contributo una tantum di 600 euro destinato ai lavoratori autonomi. Il Comando provinciale dei Carabinieri di Napoli, racconta i fatti: “Ha provato ad incassare l’indennità per lavoratori autonomi prevista dai recenti decreti emanati durante l’emergenza coronavirus e per farlo ha falsificato carta di identità e tessera sanitaria. A finire nei guai, denunciato dai Carabinieri della stazione di Frattamaggiore, un 40enne incensurato di origini pakistane. Si è presentato in ufficio postale e ha esibito una carta di identità e una tessera sanitaria palesemente contraffatte sulle quali aveva incollato una sua foto. La dipendente che ha accolto il 40enne e la sua domanda di sussidio si è insospettita e temporeggiando ha allertato i Carabinieri. L’uomo, al quale sono stati sequestrati i documenti, dovrà rispondere di tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falsità materiale commessa dal privato”. Il 20 maggio fu la Guardia di Finanza a rendere nota un’altra dinamica truffaldina realizzata da uno straniero, in questo caso un sudanese (leggi qui).
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