L’Associazione internazionale Onlus ‘E ti porto in Africa’ – già protagonista della partecipata iniziativa di solidarietà nei confronti degli italiani poveri – non dimentica i tanti migranti della provincia di Salerno, in particolare della piana del Sele, imprigionati tra l’impossibilità di lavorare nei campi e la necessità di sopravvivere. Impresa ardua, quest’ultima, senza un minimo reddito. Molti tra questi uomini e donne sono senza status, ufficialmente invisibili. Chi opera nella carità lo sa, conosce la portata di questo dramma umano. Il Presidente Vincenzo Mallamaci ospita Fathia Chakir, vicepresidente della consulta provinciale per gli immigrati di Salerno e presidente dell’associazione “Il mondo a colori”.
I due sodalizi di volontariato hanno – oggi – stretto un patto, il cui spirito Mallamaci così argomenta: “Ci sentiamo in dovere di aiutare persone che non chiedono altro se non di poter mangiare. Ogni giovedì la nostra associazione fornirà alla consorella ‘Il mondo a colori’ i generi alimentari raccolti tra tutti coloro che vorranno aderire all’iniziativa, donando”. Fathia Chakir illustra la porta del fenomeno: “Sono tantissime le persone che, pur non avendo di che nutrirsi, non escono dai luoghi in cui si sono volontariamente richiuse: non se la sentono di rischiare di essere fermate per un controllo. Sono irregolari, molti sono anche clandestini. Allora, a chi fa della solidarietà un principio di vita, dico che questo è il momento di sporcarsi le mani, di andare in quelle realtà, di metterci il cuore perché questi nostri fratelli hanno bisogno di noi, ora. Basta poco: una spesa, un pacco di pasta, un pezzo di pane. Anche psicologicamente è importante far capire loro che non sono abbandonati, che in terra straniera c’è un fratello che porge una mano”. Chiude Mallamaci: “Abbiamo il dovere di condividere una parte di ciò che il buon Dio ha voluto donarci. La disgrazia del Covid ci fa sentire più uomini. Forse”.
I riferimenti per donare sono: vmalla@virgilio.it – 3398937734
