++Campania – Terapia intensiva, 10 letti liberi++

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126 ricoveri lunedì, 133 il giorno dopo: in Campania è allarme rosso per i posti di terapia intensiva: disponibili solo 10 letti. Lo mette per iscritto il Governatore De Luca nell’ambito dell’Ordinanza numero 26 diffusa in piena serata del 31 marzo. Documento con il quale ordina il prolungamento della ‘zona rossa’  “con decorrenza immediata e fino al 14 aprile 2020” ai territori “dei Comuni di Ariano Irpino (AV) e Sala Consilina, Caggiano, Polla, Atena Lucana e Auletta (SA)”. Scrive: “Sono confermate le ulteriori misure di divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui ivi presenti e del divieto di accesso nel territorio comunale”.

La decisione è così argomentata: “In data odierna il competente Dipartimento di prevenzione della ASL di Salerno ha comunicato un ulteriore aggravamento della situazione epidemiologica nei sopra citati Comuni riferendo di un aumento significativo dei casi positivi e del numero dei contatti stretti concludendo per il rinnovo delle misure di limitazione dei movimenti e delle attività nei detti territori, Anche il Sindaco di Sala Consilina, con nota di data odierna, ha chiesto all’Unit di crisi regionale la conferma, per almeno ulteriori giorni 15, delle misure adottate con Ordinanza n.18 del 15 marzo 2020, sopra citata; nel Comune di Ariano Irpino (AV) è stato recentemente individuato un focolaio di covid-19 ulteriore rispetto a quello già sviluppatosi in precedente e citato nella ordinanza n.17 del 15 marzo 2020. La ASL di Avellino ha rappresentato in data odierna la complessa e articolata situazione epidemiologica relativa al territorio del comune di Ariano Irpino, concludendo che ‘la situazione non appare ancora stabilizzata e a parere degli scriventi è ancora meritevole del mantenimento delle rigide misure di cui all’Ordinanza del Presidente della Regione Campania’. L’ultimo report del servizio 118, relativo ai posti letto di terapia intensiva e di degenza disponibili, evidenzia, nonostante l’attività di riconversione di posti letto in corso, ancora una gravissima carenza di posti letto liberi su base regionale, di terapia intensiva (disponibilità di soli n.10 posti) e di degenza in reparti di pneumologia e malattie infettive (disponibilità di soli n.10 posti), a fronte di un persistente elevato numero di contagi quotidiani registrati su tutto il territorio regionale, come attestato dai report ufficiali trasmessi anche alla Protezione civile nazionale; è in corso di realizzazione il Piano degli interventi urgenti per l’incremento dei posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva nelle strutture sanitarie campane e pertanto, nelle more della attuazione degli interventi ivi previsti, risulta indispensabile l’adozione di ulteriori misure volte a garantire la sicurezza per i cittadini; che l’Unità di crisi regionale si avvale di strumenti scientificamente validati per effettuare analisi previsionali finalizzate a comprendere l’andamento dell’infezione COVID19 sul territorio regionale, attraverso algoritmi dedicati e validati presso strutture universitarie, secondo un’analisi previsionale di forecast mediante algoritmi basati su ‘exponential smoothing method’ e ‘machine learning’. I report della Unità di Crisi, redatti sulla base del metodo sopra indicato, attestano un trend ancora crescente dei casi positivi, con ripercussione su accessi ospedalieri sia in regime ordinario che intensivo e che tale trend in incremento ha risentito di eventi quali il mancato rispetto del distanziamento sociale in cluster epidemici familiari o locali; il trend in atto nei territori sopra indicati impone di adottare misure di estrema urgenza, a conferma per quanto necessario e aggiuntive rispetto a quelle vigenti, volte ad evitare il più possibile episodi ed occasioni di contagio, tenuto conto delle gravissime ed irreparabili conseguenze collegate all’eventuale ulteriore incremento delle positività al virus e del concreto rischio di paralisi dell’assistenza agli ammalati per insufficienza di strutture e strumentazioni, idonee, allo stato, a fronteggiare un aggravio dell’emergenza già in essere, stante la conferma di una crescita della curva di contagio”.

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