“Il Covid-19 può entrare anche dagli occhi, attraverso la congiuntiva. E’ recente la comunicazione di un gruppo di medici oculisti che hanno studiato la questione lenti a contatto, specialmente in silicone-hydrogel, (dette comunemente morbide), anche usa e getta, e la persistenza di eventuali particelle virali, giungendo alla conclusione che è meglio astenersi dall’uso delle lenti a contatto. Le lenti a contatto non danno alcuna protezione all’eventuale contagio delle lacrime, ma possono trattenere il virus e farlo diffondere, attraverso le mani, nelle vie respiratorie. Invece è consigliato il costante uso degli occhiali, da vista o con lenti neutre, anche da sole, per proteggersi dal coronavirus. Utile anche una mascherina, una salvietta ed un cuscino strettamente personale”. Parole del medico chirurgo specialista in Oculistica Vincenzo Pagliara. Che spiega: “Mai come ora è importante sapere alcune cose sulle congiuntiviti, perché ne esistono diverse forme, per evitare di contagiare parenti ed amici. Quindi il nuovo coronavirus causa di Covid-19 si trasmette da una persona all’altra non solo con tosse, starnuti e strette di mano ma anche attraverso gli occhi, tramite le lacrime. Il film lacrimale è composto da tre strati che lubrificano gli occhi con funzioni di idratazione, difesa, pulizia, nutrimento e ottica. Le lacrime vengono poi convogliate, attraverso i canalini lacrimali, nel naso e quindi nella gola”.
- Ci sono problemi ocularinei pazienti con sindrome respiratoria da Covid-19?
“Gli occhi, e in particolare la congiuntiva, sono la porta di ingresso per il coronavirus, che viene poi trasportato tramite le vie di deflusso delle lacrime all’interno del naso e gola. La congiuntivite virale, sintomo precoce della malattia, resta difficilmente identificabile rispetto alle comuni e molto diffuse congiuntiviti. Quindi la congiuntivite virale da CoronaVirus può essere presente, anche come sintomo precoce, nei pazienti contagiati; il virus è trasmesso principalmente con modalità aerosol dalle goccioline della saliva e contagia le vie respiratorie, ma soprattutto direttamente la mucosa congiuntivale”.
– Per questo i medici oculisti e gli operatori sanitari devono indossare occhiali o maschere protettive e i pazienti le mascherine?
“Il sintomo più caratteristico di questa patologia è l’arrossamento dell’occhio: i vasi sanguigni, a causa dell’infiammazione, diventano più visibili, dando all’occhio un caratteristico rossore. Questa pandemia ci obbliga a dedicare attenzione e impegno alle regole necessarie per superarla nel più breve tempo possibile, favorendo l’applicazione di tutti gli strumenti necessari di controllo e prevenzione del contagio”.
- La congiuntivite può rappresentare il primo sintomo precoce del coronavirus?
“Sì, quando è congiuntivite virale, che non è come quella più conosciuta, con secrezione in entrambi gli occhi, ma ha una manifestazione diversa. Colpisce generalmente un solo occhio e a volte, dopo pochi giorni, il secondo; gli occhi sono arrossati, con lacrimazione ma, di solito, senza secrezione. Il coronavirus, se presente nella congiuntiva, non sempre si manifesta con i tipici segni di congiuntivite, come arrossamento oculare, bruciore prurito e lacrimazione; quindi, a volte, il virus potrebbe essere presente nelle lacrime senza che ce ne accorgiamo. Pertanto è necessario proteggersi, in luoghi a rischio, non solo con mascherine igieniche o chirurgiche monouso (che proteggono per lo più gli altri) o meglio con mascherine filtranti, ma anche con occhiali. Esistono occhiali protettivi di plastica avvolgenti o specifici occhiali o maschere protettive con perfetta aderenza al viso per chi è ad alto rischio di contagio. Una certa protezione è data dai normali occhiali da vista e dagli occhiali da sole. E’ noto che bisogna lavarsi bene e spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol. Quindi gli occhi possono essere anche un’importante porta d’ingresso del virus nell’organismo, che viene emesso dalle persone infette dall’apparato respiratorio. Se le goccioline infette vaporizzate in aria si appoggiano sugli occhi, possono facilmente arrivare nelle vie respiratorie, provocando contagio e infezione. In pratica, quando una persona con le mani si tocca gli occhi, può venire infettata, perché il virus penetra attraverso le mucose, che sono quella della bocca, del naso e degli occhi. In effetti è stato proprio un oculista a scoprire per primo il Coronavirus, che lo aveva subito comunicato, per i rischi di una possibile epidemia, ma è stato arrestato ed è morto, infettato dal Covid-19. Ecco perché è importante non toccare gli occhi, mantenere le mani sempre pulite e fare attenzione a tutte le mucose: naso, bocca ed occhi”.