Migranti, incredibile De Luca: per “prima accoglienza” e “inclusione socio-lavorativa” chiede 10 mln a… Salvini. La risposta della Lega

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Migranti: nonostante l’azzeramento degli sbarchi in Campania nel 2018, incredibilmente Vincenzo De Luca chiede a Matteo Salvini 10 milioni “per il rafforzamento dei sistemi di prima accoglienza delle città di Napoli e Salerno oggetto di sbarco di migranti e per il rafforzamento dei sistemi di integrazione e presa in carico dei  migranti nelle aree interne che presentino piani di sviluppo economico basati sull’inclusione socio-lavorativa dei migranti”. Quindi: diventano legge l’adozione di parametri molto stringenti nell’accoglienza e nel rilascio di permessi di soggiorno e lo smantellamento della rete Sprar e, quasi in contemporanea con la promulgazione a Roma del Decreto Sicurezza – e con perfetto ‘anacronismo politico’-, a Napoli la Regione Campania pubblica sul Burc (numero 91 del 3 dicembre 2018)  la Delibera di Giunta 790 (del 29 novembre) avente ad oggetto “Pon Legalità. Programmazione interventi in tema di accoglienza e integrazione dei migranti”.

“Su istruttoria della Direzione Generale Politiche Sociali e Socio-Sanitarie”, si legge, la Giunta delibera “di dare  impulso  all’attuazione  agli  interventi  programmati a valere sul PON Legalità, previsti dal ‘Protocollo di Intesa per la realizzazione di azioni nei settori della legalità e sicurezza’ siglato con il Dipartimento per le Politiche di Coesione presso la  Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Agenzia per la Coesione Territoriale e il Ministero dell’Interno”. La Giunta, quindi, delibera di “programmare il rafforzamento di percorsi di accoglienza che facilitino l’inserimento  socio-lavorativo dei migranti, differenziati in funzione delle caratteristiche socio-economiche del territorio regionale”; di “sostenere il rafforzamento dei sistemi di prima accoglienza a favore delle città di Napoli e Salerno, oggetto di sbarco di migranti e il rafforzamento dei sistemi di integrazione e presa in carico dei  migranti nelle aree interne che presentino piani di sviluppo economico basati sull’inclusione socio-lavorativa dei migranti”. Quindi demanda alla Direzione Politiche Sociali e Socio-Sanitarie “di proporre al Ministero dell’Interno l’adozione degli atti finalizzati all’ammissione a finanziamento, sulle misure del PON  Legalità, di  interventi per un importo pari ad almeno 10 milioni coerenti con il fabbisogno rilevato dalla Regione Campania per il rafforzamento dei sistemi di prima accoglienza a favore delle città di Napoli e Salerno, oggetto di sbarco di migranti e per il rafforzamento dei sistemi di integrazione e presa in carico dei  migranti nelle aree interne che presentino piani di sviluppo economico basati sull’inclusione socio-lavorativa dei migranti”. Infine dà mandato “al Responsabile della Programmazione Unitaria di riprogrammare l’Accordo, di concerto con i firmatari, al fine di dare priorità alle azioni sopra specificate”. La delibera è quindi trasmessa all’Autorità di Gestione del PON legalità, all’Assessore alla sicurezza, politiche  integrate di sicurezza e legalità, al Capo di Gabinetto, al Responsabile della Programmazione Unitaria. Chissà cosa gli risponderà Salvini…

La risposta della Lega – Nel pomeriggio Mariano Falcone, coordinatore provinciale a Salerno della Lega, risponde a muso duro. Nella sua nota si legge: “Apprendo dalla testata giornalistica online la Denuncia.it che la giunta regionale della Campania ha deliberato, con pubblicazione sul Burc del 3 dicembre, di chiedere al Ministero dell’Interno un finanziamento di almeno 10 milioni di euro “per il rafforzamento dei sistemi di prima accoglienza delle città di Napoli e Salerno oggetto di sbarco di migranti e per il rafforzamento dei sistemi di integrazione e presa in carico dei migranti in quelle aree interne che presentino piani di sviluppo economico basati sull’inclusione socio-lavorativa dei migranti”.
Senza vergogna, De Luca smaschera se stesso: da ‘sinistro’ ortodosso chiede ancora milioni di euro per rafforzare i sistemi di prima accoglienza a Napoli e Salerno e quelli di integrazione e presa in carico dei migranti nelle aree interne che avanzino progetti di inclusione socio-lavorativa.
De Luca non ha vergogna nel chiedere finanziamenti necessari per foraggiare il modello alla base dell’invasione extracomunitaria a cui il suo partito ha sottoposto la comunità italiana e che quest’ultima, alla prima occasione, ha sonoramente bocciato;
non ha vergogna nel proporre il rafforzamento dei centri di prima accoglienza di Salerno, calpestando nuovamente la città: già con Renzi segretario del Pd-Capo del Governo e con Minninti Ministro dell’Interno non esitò a sacrificare questo porto sull’altare dell’accoglienza indiscriminata di decine di migliaia di migranti nel delicato momento di indicazione delle candidature per le elezioni politiche;
non ha vergogna nel porre come presupposto della delibera di giunta i porti di sbarco Napoli e Salerno quando, nel 2018, le politiche del Ministro Salvini hanno azzerato gli sbarchi in queste due città, diminuendo dell’80% quelli complessivi in Italia;
non ha vergogna nel proporre un’azione politica decontestualizzata e sostanzialmente contraria ai principi su cui invece si basa il Decreto Sicurezza, oggi legge dello Stato che limita enormemente le concessioni dei permessi di soggiorno, stanziando di contro 3.5 milioni per le espulsioni;
non ha vergogna di chiedere milioni di euro per integrazione e percorsi formativi per i migranti invece che impegnarsi per trovare soluzioni abitative e lavorative per l’esercito di salernitani, napoletani e campani che le scellerate, inconcludenti e fallimentari politiche sue e del suo partito hanno determinato negli anni di governo della Nazione e della Regione. Ricordiamo a De Luca una cosa che tutte le famiglie, dolorosamente, sanno: dall’anno 2000 dal sud sono partiti 200mila laureati (fonte Sole24-Ore). Gli promettiamo allora che non riuscirà nel suo progetto, ed in quello della sinistra che lo esprime, di sostituzione etnica con i migranti. De Luca e il suo partito non hanno capito nulla: hanno perso le politiche, perderanno le Europee e lui sarà sonoramente mandato a casa alle prossime Regionali. Prima gli Italiani, prima i Campani”.

 

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