Luci di sopra, abusivi di sotto. La prima domenica della XIII edizione di Luci d’Artista trasmette la sensazione che la città sia sfuggita di mano. A causa degli abusivi (stranieri ed italiani) che perpetrano su marciapiedi e strade le forme di illegalità ad essi più utili ma, soprattutto, per la ingiustificabile colpa di chi passa, vede e, pur avendone i poteri, non interviene. Di esempi, questa domenica d’autunno alle orte 19, ne racconta tanti, alcuni paradossali. Come quello del vigile urbano impegnato a regolamentare il traffico – pedonale ed automobilistico – nei pressi della Questura in zona villa Comunale ed ai cui lati, a 5 metri, un ambulante del classico ‘per e muss’ vende con tanto di sfavillante illuminazione mentre alle sue spalle il banchetto con le caramelle veneziane si posiziona in modo strategico sul marciapiede (qualcuno ha controllato la regolarità delle autorizzazioni comunali?). Ancora: cento metri più avanti uno dei tanti pullman turistici, in barba all’ordinanza, è in… sosta (a motore spento) in doppia fila davanti alla pensilina della fermata del Cstp e di fronte al Comune ad attendere, a porta aperta, il ritorno della comitiva. Basta poi salire nei pressi di Largo Campo – a 50 metri dal palazzo municipale – per vedere i marciapiedi ‘chiusi’ da attività di vendita al banco di alimenti cotti. Lo scarso appeal delle luci francesi – il paragone con gli allestimenti precedenti genera delusione in molti – induce allora a soffermarsi sulle merci vendute su banchetti e tappeti, illuminate da generatori di corrente a benzina o dai lampioni: un percorso tra castagne arrostite, acque minerali, calamite del Napoli calcio, cover per telefonini, bracciali, crepes alla nutella, cuoppi, bicchieri di vino e urla da mercato certamente più vivo e (purtroppo) tradizionale. A fronte di cotanta invasività le domande sono: le riunioni interforze e tematiche in prefettura si occupano solo del sistema di controllo antiterrorismo o affrontano anche il tema della illegalità perpetrata dagli abusivi? Al di là della propaganda sulla ‘magnificenza delle straordinarie Luci che portano milioni di visitatori’, il Comune intende intervenire attraverso il corpo della Polizia Municipale per tutelare l’immagine di Salerno ed i tanti suoi nativi che, invece, amanti delle regole si sentono violentati nel vedere trasformata la manifestazione in una enorme sagra paesana? In particolare sindaco ed assessore al ramo come pensano di rendere credibile il regolamento sui dehors se poi, a pochi metri dai loro uffici, vi sono fenomeni eclatanti di abusivismo che tutti guardano ma che nessuno vede? E’ davvero questa la ‘Salerno del buon vivere’ che l’amministrazione sta costruendo? A questo punto chissà se l’assenza di De Luca all’inaugurazione delle Luci 2018-2019 sia stata, davvero, solo figlia del caso.
Abusivi trasformano le Luci in una grande sagra
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