Ammontano a circa un milione le persone che in Europa, secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, sono vittime di tratta. In poche battute il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri spiega l’odioso fenomeno: “Le organizzazioni criminali, spesso a carattere transnazionale, sfruttano il sogno di migliaia di persone che cercano di migliorare le loro condizioni di vita per impiegarle – in stato di forte soggezione, di violenza e di ricatto – principalmente nell’ambito della prostituzione, del lavoro gravemente sfruttato, dell’accattonaggio forzato, delle economie illegali forzate e dei matrimoni illegali forzati…”. Oggi, 18 ottobre, si è celebrata la giornata europea contro la tratta. Salerno – porto di sbarco dei migranti africani e asiatici scelto dall’ex Governo Pd – ha manifestato partendo proprio dal nesso di causalità tra sbarchi e tratta:
“Attraverso questi arrivi il fenomeno della prostituzione nella fascia tra Salerno e Capaccio si è sviluppato e strutturato coinvolgendo nigeriane, anche sedicenni. Altre provengono dall’est Europa ed altre ancora dalla Corea del sud via Russia”. A parlare è Alessandra Galatro, responsabile per Arci Salerno dei progetti ‘Fuori Tratta’. “E’ evidente che dietro ci siano organizzazioni criminali. Tutte ci raccontano storie terribili di violenze subite nei viaggi spesso molto lunghi ed articolati. In particolare le nigeriane ci spiegano le crudeltà subite in Libia e quelle inflitte dai loro connazionali sin dall’inizio del viaggio verso l’Italia”. Infine, l’amara ammissione: “Non riusciamo a porre limiti al fenomeno: nonostante i nostri sforzi, è come se raccogliessimo le gocce dell’oceano”. Per chiunque cercasse aiuto il numero verde, gratuito ed anonimo h24, è 800 290290.