Fatti tremendi lasciano riflettere sulla situazione di grave disagio vissuta da ragazzini (poco più che bambini) e adolescenti in Campania. La cronaca descritta dai Carabinieri riporta alla provincia di Napoli. Due gravi episodi hanno visto coinvolti un quindicenne ed un diciottenne. Il primo, avvenuto a Castellammare di Stabia, racconta di un “latitante a 15 anni, catturato e arrestato”. Così i militari dell’Arma: “Il ragazzino ha 15 anni ed era incensurato fino al 15 giugno quando i Carabinieri della locale compagnia lo avevano arrestato per tentata estorsione, lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia. Quel giorno voleva 200 euro e per ottenerli aveva spaventato la nonna 60enne minacciando di incendiarle il motorino; poi le aveva sferrato pugni e calci provocandole un trauma cranico. Si era quindi dato alla fuga ed era stato bloccato poco lontano da casa dai Carabinieri che lo avevano arrestato. Dopo le formalità era stato accompagnato al centro di prima accoglienza per minori di Napoli e poi in una comunità. Lì ha resistito pochi giorni, allontanandosi dopo nemmeno una settimana.
Constatata la sua ‘evasione’ i Carabinieri la avevano segnalata all’Autorità Giudiziaria che aveva emesso un’ordinanza di aggravamento per disporre il collocamento del ragazzo nel più restrittivo istituto di Nisida. Ma il minore era irreperibile e dopo pochi giorni era stato dichiarato latitante con decreto emesso dal Tribunale per i minorenni di Napoli. Nelle scorse ore è stato individuato dai Carabinieri di Castellammare mentre camminava a testa bassa non lontano da casa sua. Indossava un giubbino nero in cui i militari hanno rinvenuto 23 grammi di marijuana per il cui possesso è stato denunciato per detenzione di stupefacente a fini di spaccio.
Riconosciuto, è stato tratto in arresto e, dopo le formalità, accompagnato nell’istituto di pena minorile sull’isolotto di Nisida”.
Il secondo episodio è avvenuto a Saviano, laddove è stato arrestato un 18enne per accoltellamento del vicino di casa: “In un’abitazione di Saviano era scoppiata una lite tra un padre e il figlio 18enne perché il giovane non lavora e il genitore mal sopporta quella situazione”, raccontano i Carabinieri. “Le urla avevano allarmato un vicino 27enne che, sentito il baccano dal piano di sotto, si era sentito in dovere di intervenire. Mentre tentava di comporre la discussione, però, sono dapprima volate parole grosse e poi il 18enne ha tirato fuori dalla tasca un coltello a serramanico con cui ha infilzato il 27enne all’addome. Intervenuti sul posto, i Carabinieri della stazione di Saviano hanno tratto in arresto il 18enne per lesioni gravi e porto di abusivo di arma da taglio. Il ferito è stato soccorso da sanitari di un’ambulanza intervenuta nel condominio i quali gli hanno medicato una ferita lacerocontusa giudicata guaribile in 25 giorni. Il coltello (foto in alto) è stato sequestrato. L’arrestato, dopo le formalità, è stato tradotto ai domiciliari dove attende il giudizio direttissimo”.