Tre storie di violenza in famiglia della provincia napoletana hanno determinato, nelle ultime ore, l’intervento dei Carabinieri. Che così ricostruiscono:
Torre del Greco – intervenuti a seguito di una disperata chiamata al 112, i Carabinieri dell’aliquota radiomobile di Torre del Greco hanno tratto in arresto in flagranza di atti persecutori e lesioni personali un 44enne incensurato del luogo. L’uomo ha aggredito e minacciato di morte la moglie all’interno di un bar poi si è diretto a casa dove, davanti agli occhi dei tre figli, tutti minori, ha preso i vestiti della consorte insieme con alcuni album fotografici e vi ha appiccato il fuoco fuori dall’abitazione. I militari hanno reso inoffensivo l’uomo traendolo in arresto, quindi hanno ascoltato la donna che ha denunciato precedenti minacce di morte da parte del marito dopo essere venuto a conoscenza della propria decisione di interrompere il rapporto coniugale. L’uomo è stato tradotto in carcere.
Acerra – Un uomo di Acerra, già noto alle Forze dell’Ordine, era sotto l’effetto di alcol quando, al culmine di un attacco d’ira immotivato, ha aggredito la moglie, affetta per altro da grave infermità. Dopo la sfuriata ha chiamato il 112 segnalando una lite in casa pensando forse di sviare gli accertamenti, ma quando i carabinieri di acerra sono entrati in casa e hanno soccorso la donna quest’ultima ha preso coraggio dichiarando che il responsabile di quei lividi era proprio il marito; poi si è aperta e ha raccontato di tutte le aggressioni degli ultimi mesi che non aveva mai denunciato. L’uomo è stato dunque tratto in arresto in flagranza per maltrattamenti in famiglia e, dopo le formalità di rito, tradotto in carcere.
Giugliano in Campania – I Carabinieri della Stazione di Giugliano in Campania hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare domiciliare emessa a carico di un 40enne di Giugliano gravemente indiziato di atti persecutori ai danni della compagna rumena del padre, da poco defunto. Le indagini sono iniziate con la querela della donna presentata a febbraio ai militari della Stazione di Giugliano nella quale si denunciavano gravi episodi di minacce e molestie che le cagionavano perdurante e grave stato di ansia e paura per l’incolumità, costringendola ad alterare le abitudini di vita finanche a limitare le uscite da casa. Dopo la morte del padre avvenuta a gennaio, il 40enne aveva preso a minacciare ripetutamente di morte la donna per farle abbandonare l’abitazione in cui conviveva con il defunto. Particolarmente intrusive le circostanze di fatti accaduti di notte: l’uomo aveva scavalcato incappucciato il recinto dell’abitazione per andare a danneggiare il sistema di videosorveglianza a protezione di casa della donna che poi raggiungeva, assumendo atteggiamenti ingiuriosi e minacciosi.
Moglie lo lascia, lui le incendia i vestiti. Rumena resta in casa del padre morto, figlio 40enne la minaccia: arrestato
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