Incidenti stradali, testimonianza-choc del magistrato. Il Questore: “I nostri controlli vi salvano la vita” – 2 VIDEO

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La magia dei ragazzi: al loro confronto anche inflessibili uomini dello Stato lasciano l’aplomb e trasformano gli interventi ‘da scaletta’ in dialoghi tra persone esperte e giovani da accompagnare nel percorso di vita. E’ accaduto anche oggi nel Salone dei Marmi del Comune di Salerno. In particolare al questore di Salerno Pasquale Errico ed al magistrato Roberto Penna. L’occasione era la manifestazione “Sii saggio, guida sicuro” dell’Associazione Meridiani; la sala era gremita da oltre 250 studenti delle scuole superiori Alfano I, Regina Margherita e Virtuoso.
“A fini dissuasivi – ha detto Penna – affiggerei cartelloni pubblicitari con le immagini crude e brutali delle conseguenze, sui corpi, degli incidenti stradali (già si fa in Germania, ndr). In 28 anni di magistratura mi sono occupato di persone uccise con armi da fuoco, ho incrociato corpi decapitati ma le visioni più raccapriccianti sono state quelle degli incidenti stradali. Non c’è nulla di più impressionante che vedere un corpo di un ragazzo dilaniato dalle lamiere di un auto. Pensate: quasi sempre sono costretti a intervenire i Vigili del Fuoco per tagliare le lamiere”. Da padre più che da magistrato (“ho una figlia di 19 anni ancora senza patente…”), decide di raccontare due sue esperienze private “che mi hanno cambiato la vita”. Dice: “In preparazione del concorso in magistratura studiavo fino a 14 ore al giorno. Una sera, stanco, presi la mia auto, una 500, e subito stavo per investire un vecchietto. Se non mi fossi fermato in tempo oggi non sarei qui: sarei stato condannato, il mio casellario giudiziale si sarebbe macchiato ed avrei abbandonato il mio status di incensurato. Capite, una condanna pregiudica la partecipazione a tutti i concorsi: magistratura, polizia, carabinieri eccetera”. Secondo episodio: “All’indomani del giuramento di fedeltà alla Costituzione mi venne affidato, dal magistrato anziano, il mio primo caso. Il fascicolo era segnato non con una griglia (detenzione) ma una croce: si trattava di un decesso per incidente stradale. Un signore anziano percorreva la strada che da Cava de’Tirreni porta a Vietri; ad un incrocio c’era un’auto ferma per svoltare a sinistra mentre un camion stava salendo sulla corsia adiacente. L’uomo, a bordo di uno motorino, decise di infilarsi tra auto e camion ma lo specchietto del mezzo urtò quello dell’auto; lui perse l’equilibrio e cadde proprio mentre transitava il camion. Che lo schiacciò. Vedere le foto con le budella sull’asfalto fu impressionante”. Il Questore invece si porta al centro, chiama a sé il comandante della Polizia stradale Grazia Papa ed il maggiore dei Carabinieri Enrico Calandro, quindi va d’imperativo: “La sicurezza stradale è strettamente correlata alla salvaguardia della vita umana. Voi giovani che frequentate discoteche e locali notturni non usate sostanze stupefacenti e alcoliche o, comunque, lasciate sempre che chi guida resti sobrio. Nel Codice sono stati introdotti i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali. Se uccidete una persona mentre siete alla guida sotto effetto di stupefacenti o di sostanze alcoliche rischiate una condanna fino a 18 anni di carcere. Rovinate così la vita vostra e dei vostri genitori. Polizia stradale e Carabinieri effettuano controlli con alcoltest e drugtest. In caso di esito positivo scattano la denuncia penale e la sospensione o il ritiro della patente. Le Forze dell’Ordine hanno il dovere di essere inflessibili con voi, al pari della famiglia, al fine di educarvi nella fase cruciale della vostra crescita. Se un giorno riuscirete a diventare avvocati, magistrati, questori, poliziotti, carabinieri medici sarà perché oggi anche noi abbiamo svolto appieno la nostra parte impartendo regole e valori a voi necessari per affermare la vostra personalità di uomini nel divenire del percorso di vita”.

Il progetto “Sii Saggio, Guida Sicuro”giunto alla sua sesta edizione punta a stimolare la discussione e la riflessione sui temi della sicurezza stradale, delle misure di prevenzione e della tecnologia, aprendo le porte al dibattito e al confronto tra famiglie, scuole, enti locali, magistratura e Forze dell’Ordine per sensibilizzare i giovani ai corretti comportamenti da assumere in strada. Hanno partecipato, inoltre Vincenzo Napoli, Sindaco di Salerno; Salvatore Malfi, Prefetto di Salerno; Domenico De Maio, Assessore all’Urbanistica e alla Mobilità del Comune di Salerno; Alfonso Montella, Docente di Sicurezza Stradale e di Progetto di Strade presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e Presidente del Comitato Scientifico “Sii saggio, Guida Sicuro”; Cinzia Lettera dell’Associazione Meridiani e Peppe Iannicelli scrittore e giornalista.

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