Tragedia funivia del Faito, i soccorritori: “I rottami, i morti, il sopravvissuto”

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Il Soccorso Alpino e Speleologico della Campania (CNSAS) rende noti i particolari del complesso intervento di salvataggio interforze avvenuto nel pomeriggio di giovedì 17 aprile sulle pendici del Monte Faito, nel territorio di Castellammare di Stabia (Napoli). L’incidente che ha interessato la ‘Funivia del Faito’ conta il drammatico bilancio di quattro morti e un ferito grave, elitrasportato all’Ospedale del Mare.

Nel comunicato serale del CNSAS si legge: “L’allerta è giunta alla centrale del Soccorso Alpino e Speleologico direttamente da un operatore EAV della seggiovia per un blocco alla stessa. La situazione si è prospettata drammatica quando il macchinista della cabina a monte risultava non raggiungibile telefonicamente.

In pochi minuti sul posto si è portata una squadra del CNSAS di pronta partenza che ha cercato di raggiungere la cabina di cui non si avevano notizie. La squadra CNSAS utilizzando manovre di corda ha seguito i cavi avvistando tra la vegetazione i resti della cabina.

La notizia è stato diramata, in cooperazione e sinergia con la Prefettura di Napoli, a tutte le altre strutture di soccorso preventivamente allertate, nonché all’elisoccorso 118 di Napoli per il tramite della Centrale Operativa 118 Napoli Est.
Sette squadre del Soccorso Alpino e Speleologico e una del Soccorso alpino della Guardia di Finanza partite da tutta la Campania hanno raggiunto la zona per le operazioni di soccorso assieme alle forze dell’ordine, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Protezione Civile e Vigili del
Fuoco.
Tra i rottami i tecnici e sanitari del CNSAS hanno individuato un ferito, poi recuperato dall’elisoccorso 118 e trasferito all’ospedale del Mare. Nulla da fare purtroppo per gli altri
quattro passeggeri.

Tutta la complessa attività di ricerca e soccorso nonché il flusso comunicativo è stata coordinata dal CNSAS e si è protratta fino a tarda notte concludendosi con il recupero delle salme, dopo le autorizzazioni e i rilievi da parte delle autorità competenti. A render ancor più difficile le operazioni l’estrema impervietà del terreno e le avverse condizioni meteo. In questa ottica di fondamentale importanza è stata la sinergia tra CNSAS e militari del SAGF (soccorso alpino della Guardia di Finanza) di Sant’Angelo dei Lombardi.

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