Il video del 19 ottobre lo ha confermato: un servizio davvero funziona e produce economia a Salerno è quello delle ‘Vie del Mare’. Inaugurato a metà degli anni duemila dall’EPT amministrato da Rino Avella su progettualità e finanziamento della Regione Campania – assessorati al Turismo e ai Trasporti – l’allora Cilento Blu è man mano cresciuto diventando ora intercostiero, una vera e strutturata ‘metropolitana del mare’.
Erano gli anni in cui, con l’arrivo delle prime crociere, con Orazio De Nigris prendeva forma e sostanza l’accoglienza in banchina. Modello tutto salernitano, diverso da quello storico di Napoli strutturato sul connubio Stazione marittima-Molo Beverello: realtà che si guardano ma sembrano non integrarsi come oggi invece accade al Molo Manfredi/Masuccio salernitano.
Il molo Beverello serve perlopiù pendolari e visitatori giornalieri delle isole. A Salerno traghetti delle pionieristiche Alicost di Fabio Gentile e Travelmar di Marcello Gambardella, ma anche di Battellieri Amalfi e NLG sempre più spesso realizzano l’’ultimo miglio’ delle grandi navi da crociera. Ossia integrano l’offerta turistica locale a beneficio dei crocieristi persuasi dal raggiungere subito le località di fama mondiale Vietri sul Mare, Cetara, Maiori, Minori, Amalfi, Positano, Capri, Sorrento. Chi vuole può visitare anche Napoli, Ischia e Procida. Simmetricamente il Cilento è coperto sino a Sapri (da qui la interconnessione con le isole Eolie).
Il modello funziona inoltre per le nutrite comitive provenienti in città da ogni parte d’Italia in bus e treno. Ma anche per le famiglie delle regioni vicine, attratte dalla non banale possibilità di parcheggiare comodamente l’auto, di fatto, ‘sotto’ la scaletta del traghetto e comunque nel cuore della città (sottopiazza della Libertà e piazza della Concordia).
Le compagnie e l’Autorità di Sistema Portuale investono e si fanno trovare pronte. Biglietterie attive, dinamiche ed integrate sia all’interno della stazione marittima che nei box di un porto turistico di piazza della Concordia con sempre più servizi essenziali (panchine, bagni, bar), traghetti sicuri e veloci che coprono ogni scalo/porto agibile di costa d’Amalfi/costiera sorrentina, Napoli, isole e Cilento.
Il Comune di Salerno è cruciale e fa la sua parte: tra qualche ora l’assessore al Turismo Alessandro Ferrara illustrerà le iniziative intraprese ed i progetti tesi a consolidare il trend, in uno con i bilanci dell’estate turistica, della partecipazione al TTG di Rimini, dei contratti con le compagnie crocieristiche internazionali.
Superata la fase iniziale con ‘accompagnamento’ pubblico, le Vie del Mare oggi funzionano in maniera economicamente autonoma.
Esaurita la stagione estiva 2022, il servizio però tende naturalmente a fermarsi. Ed è un peccato per quattro ordini di motivi: in generale la domanda resiste. Molti i traghetti adatti: vere e proprie piccole navi con posti coperti e riscaldati. Il calendario degli arrivi delle navi da crociera garantisce ancora tanti sbarchi (il 2022 potrebbe chiudersi con 1 milione di crocieristi tra Napoli e Salerno). L’offerta di collegamento via mare rappresenta una essenziale integrazione dei collegamenti su gomma per e dalla costiera amalfitana.
Opportuno quindi che la Regione raccolga la sollecitazione degli operatori di settore. L’auspicio è che adotti iniziative economiche di incentivo per la continuità perché anche in inverno e primavera resti attivo il servizio. Le Vie del Mare sono oramai indispensabili anche per l’indotto economico che generano a beneficio delle zone coinvolte.