È stato un Consiglio comunale pregno di significato. Già prima dell’assise, il sindaco e parte dell’Amministrazione comunale hanno presenziato alla intitolazione dell’aula delle commissioni alla compianta Marta Naddei, giornalista tragicamente scomparsa in giovane età.
Il Consiglio poi è iniziato con un minuto di raccoglimento chiesto da Roberto Celano in onore di Anna Borsa, la salernitana trentenne ammazzata a Pontecagnano Faiano dal suo ex.
I lavori si sono aperti con la testimonianza di una delle rappresentanti della storica comunità ucraina a Salerno. Parole toccanti che hanno raccontato gli orrori della guerra attraverso gli occhi di chi, quella guerra, la sta subendo. Quindi il lungo discorso del sindaco Vincenzo Napoli con l’elenco delle (tante) iniziative comunali a supporto del popolo ucraino.
Il sindaco propone ed ottiene all’unanimità l’approvazione di un punto all’ordine del giorno di solidarietà verso il popolo aggredito e di condanna dell’aggressore, proposto dal Partito Socialista. In merito il consigliere Psi Rino Avella ha approfondito concetti, evidentemente, molto sentiti.
Pare invece essere caduta nel vuoto la proposta del consigliere Michele Sarno di “devolvere una mensilità” a favore di profughi di guerra.
La penta stellata Claudia Pecoraro ha invece posto l’attenzione sulle dinamiche di un disagio femminile che da economico si trasforma in sociale: “In Campania si sono persi 42mila posti di lavoro a causa dell’emergenza-Covid. Ebbene, il 78% era costituito da mamme. La vera parità di genere è un traguardo ancora lontano da raggiungere. I fondi del Pnrr sono allora fondamentali in questo momento storico. Chiedo l’impegno del Consiglio, della Giunta e del Sindaco”.
Tea Siano, consigliere di Salerno con Voi, ha specificato: “Oggi in Consiglio Comunale in occasione della Giornata Internazionale della donna abbiamo ascoltato una rappresentante della Comunità Ucraina e votato all’unanimità per la Pace e la Solidarietà ai profughi Ucraini. Oggi purtroppo alle donne profughe vittime delle guerra in Ucraina si affiancano, le donne vittime di femminicidio: mi riferisco alll’assassinio della giovanissima Anna Borsa da parte di un uomo che la riteneva di sua proprietà.
Anche se Anna era una giovane donna che lavorava, spesso questi terribili femminicidi sono il risultato di un grave problema culturale.
Esso riguarda la sempre difficile integrazione socio economica delle donne e la conseguente idea di possesso da parte di molti uomini malati.
Proprio per le donne, in questo 8 marzo, non possiamo non pianificare la piena realizzazione delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’integrazione socio-economica.
Il PNRR prevede uno specifico Fondo Impresa Donna: 160 milioni di euro destinati allo sviluppo di nuove imprese femminili. Una grande opportunità che il Comune di Salerno potrà e dovrà veicolare nei confronti delle salernitane e non solo”.