Fortunata Ciaparrone ha raccontato una storia unica. Lo ha fatto sabato 12 febbraio a Roma. A latere del conferimento della laurea Isfoa in Economia e Gestione Aziendale con specializzazione in Tecnica Industriale e Relazioni Internazionali facoltà Scienze Economiche e Politiche Internazionali dell’Istituto Superiore di Finanza e Organizzazione Aziendale.
Il diploma di laurea è firmato dal magnifico rettore Stefano Masullo. Le è stato consegnato dal Pro Rettore Vicario Isfoa, il professore Vincenzo Mallamaci. Che con Tina Ciaparrone condivide – attraverso la Onlus ‘E ti porto in Africa’ – la missione dell’aiuto ai diseredati.
Tina Ciaparrone, nata a Padova ma radicata a Faiano di Pontecagnano (Salerno), città del padre, vive ed opera da oltre un ventennio a Kinshasa. Esempio di coraggio femminile, caparbietà e visione.
Nel cuore dell’Africa si afferma come imprenditrice e donna di successo. Tanto che il Governo non tarda ad accorgersi delle sue spiccate capacità. Sboccia un rapporto proficuo, operativo soprattutto per gli imprenditori italiani che vedono in quella internazionalizzazione una importante prospettiva di sviluppo.
Anche il Governo italiano, attraverso i vari Ambasciatori in RdC, la considera risorsa indispensabile nella strategia di penetrazione del proprio migliore messaggio in un substrato sociale ed economico di cui Tina Ciaparrone coglie ogni sfumatura, conosce i particolari.
Con un diplomatico, in particolare, il legame diventa profondo.
Luca Attanasio la chiama, sereno, poco prima del vigliacco assassinio di cui resterà vittima a Goma. Con lui perirono l’autista Mustapha Milambo e il carabiniere Vittorio Iacovacci. A dare la tragica notizia a Zakia, la moglie di Luca, è proprio lei. Tina, l’amica di famiglia. Che da quel momento diventerà, di quella famiglia orfana di Luca, lo scudo.
Per il Congo ripartirà a fine mese.
