Catastrofi naturali o di origine umana: strategie autonome o difesa comune europea?

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“European Union: Strategic Autonomy or Common Defense?” Il 29 ottobre IDMA darà il via al forum sull’opportunità della strategia di difesa comune europea presso il Circolo Pio IX – viale Castro Pretorio, 95 in Roma.
IDMA – International Disaster Medicine Association – è una Associazione Scientifica con spiccata vocazione didattico – formativa.

IDMA è presieduta dal professore Giuseppe Noschese (in foto), consulente scientifico della Marina Militare Italiana e Direttore del Trauma dell’Ospedale del Mare di Napoli.
L’Associazione ha origine nel 2013 dalla Associazione SIUC (Società Italiana delle Urgenze Chirurgiche), costituita a Napoli per volontà del professore Giuseppe Noschese ed operante fin dal 1998.
Il concetto di Cooperazione Civile Militare nel supporto medico per la gestione dei disastri naturali (uragani, tempeste, terremoti), dei disastri causati dall’uomo in ambito civile (disastri industriali) o in ambito militare (guerre, crisi, atti terroristici), rappresenta il ‘core business’ di IDMA.
Le attività mediche congiunte e combinate, civili e militari, sono finalizzate a migliorare le capacità di preparazione alle calamità. Tanto al fine di garantire la migliore organizzazione sanitaria e le migliori cure mediche possibili in caso di catastrofi naturali o di origine umana.

Per questo obiettivo IDMA organizza un forum aperto di discussione, di scambio di opinioni, di programmi educativi e di addestramento. Lavoro finalizzato al miglioramento della pianificazione, della formazione e dell’esecuzione del supporto medico nei disastri.

Tra le attività formative di IDMA vi sono: la gestione e il supporto medico, incident command and control, interazione e cooperazione civile – militare – nelle grandi emergenze/catastrofi.

Giuseppe Noschese spiega: “Il convegno promuove la Cooperazione tra militari e civili nella gestione dei disastri naturali e industriali. Ma anche in caso di guerre, di crisi, di atti terroristici o di scenari secondari ad iniziative politiche che possano in qualche modo danneggiare l’UE.

L’Italia è stato uno dei membri fondatori dell’Unione. Oggi l’accordo tra USA, Inghilterra ed Australia determina una presenza attiva nel Pacifico per contrastare lo strapotere economico della Cina. L’UE esporta merci e tecnologie nell’area Indo Cinese per circa 12.000 miliardi di euro all’anno. Avrebbe un danno immenso da tale accordo. Sarà necessario dotarsi di una Task Force Europea autonoma.

Scopo dei lavori è evidenziare quanto la Cooperazione tra Militari e Civili sia ormai una priorità in più settori. In particolare le attività mediche congiunte sono finalizzate a migliorare le capacità di preparazione alle calamità. Tanto al fine di garantire la perfetta organizzazione sanitaria e le cure mediche possibili in caso di catastrofi naturali o di origine umana”.  

Il Congresso “European Union: Strategic Autonomy or Common Defense?”, è stato promosso
da IDMA. Fondamentali collaborazioni con le Università di Napoli Federico II, di Salerno e Brescia (CREAF – Research Centre on European Aairs). In collaborazione inoltre con OCSM (Observatory on Cooperation and Security in the Mediterranean (OCSM).

Fondamentale supporto all’evento da parte del Gen. C.A. Rosario Castellano Comandante del Comando Militare della Capitale. Nel suo indirizzo di saluto evidenzia alcuni degli obiettivi del Comando Militare da lui diretto. L’interscambio culturale e l’inclusione, ritenuti importanti per la crescita professionale di ciascuno.

I lavori saranno presieduti dal professore Giuseppe Noschese.
Segreteria Scientifica – Dottori Gianmarco Noschese, Valerio Carafa, Francesca Scarlata.
Segreteria Organizzativa – PjEvent.

Strategic Autonomy – Programma

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