“6.909 tra studenti, docenti e personale ATA sono stati sottoposti a tampone dal 15 al 27 febbraio. 12 sono risultati positivi (lo 0.17%, ndr)”.
La comunicazione della Commissione Trasparenza del Comune di Salerno rischia di diventare pietra miliare nella interpretazione dei dati. Anche a livello politico-istituzionale.
Il consigliere comunale Antonio Cammarota o il presidente della Commissione. Spiega: “Con l’audizione del dirigente Pubblica Istruzione la Commissione Trasparenza ha terminato l’indagine circa i tamponi scolastici effettuati dalla Ebris, su sollecitazione anche del Codacons Salerno.
Nominati i due relatori nei consiglieri Celano e Guerra, sono state raccolte informazioni presso i dirigenti del settori Politiche Sociali e Affari generali. Oggi è stata disposta l’audizione del dirigente della Pubblica Istruzione.
Nel corso dell’audizione è emerso che Ebris aveva offerto uno screening di tamponi scolastici per il Comune di Salerno. Destinatari studenti, docenti e personale ata per una platea stimata di 15.000 unità.
Sono stati tamponati dal 15/2 al 27/2, data di chiusura delle scuole, 6909 soggetti da cui sono risultati solo 12 positivi. Non ci son costi a carico del Comune essendo il rapporto Ebris con la Regione Campania”.
Esulta il Codacons. Il vice segretario nazionale Matteo Marchetti afferma: “Prendiamo atto delle risultanze della Commissione Trasparenza che con rapidità ha svolto un egregio lavoro. Ribadiamo il nostro convincimento: sulla base di questi dati le scuole non dovevano essere chiuse. Si è scelto di far contrapporre genitori pur di non comunicare i dati. Dividendo senza porre in essere azioni volte a rassicurare I cittadini, si è demonizzata la scuola.
Ci dobbiamo poi chiedere a cosa sono serviti i soldi pubblici per i tamponi? Le decisioni prese sono state palesemente contraddittorie. Adesso dobbiamo conoscere I dati nelle altre città campane”.