“Nel 2019 la spesa di giustizia per le intercettazioni di conversazioni e comunicazioni è stata di 191.012.271 euro. Attraverso l’applicazione del nuovo listino, il risparmio è stimato in circa dieci milioni”.
Il Ministero della Giustizia fa sapere che “è stato trasmesso alle commissioni parlamentari competenti lo schema di decreto interministeriale relativo all’individuazione delle prestazioni funzionali alle operazioni di intercettazione e alla determinazione delle relative tariffe”. Ancora: “Lo schema dovrà essere emanato insieme con il Ministero dell’Economia e delle Finanze”.
Spiega: “Si tratta di quei servizi (intercettazioni fra presenti, video-riprese, monitoraggi di natura informatica) che non sono realizzati dagli operatori di telecomunicazione. Ciò in quanto il luogo fisico della captazione risulta al di fuori del loro dominio.
Il gruppo di lavoro è istituito dal Ministero della Giustizia. Ciò per verificare le condizioni di un risparmio nel rispetto degli standard di servizio da assicurare agli uffici giudiziari. Il gruppo ha condotto una complessa attività di ricognizione.
Analisi ed elaborazione dati adegueranno i costi dei servizi agganciandoli a quelli attualmente sostenuti dagli operatori del settore.
Per la maggior parte dei servizi non è stato stabilito un importo fisso. Il riferimento è un range tra un minimo e un massimo. Per legge, la tariffa per ogni tipo di prestazione non dovrà essere superiore al costo medio rilevato presso i cinque centri distrettuali con il maggiore indice di spesa per intercettazioni”.