Campania ‘gialla’. Riapre la terza elementare

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La Campania in fascia gialla. Decisione dell’Unità di Crisi Regionale per la realizzazione di misure per  prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Si legge: “L’Unità di Crisi si è riunita per esaminare la situazione epidemiologica.

Tanto in relazione al ritorno in presenza nella scuola. La relazione tecnica confluirà nell’ordinanza che sarà firmata il 16 gennaio. Si anticipano di seguito le decisioni che sono state assunte.

Da lunedì 18 gennaio sarà consentito il ritorno in presenza fino alla terza classe della scuola primaria. Oltre alle classi dei servizi educativi e della scuola dell’infanzia e dei bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali. Non è consentita la refezione scolastica.
È dato mandato alle Asl di distribuire ai medici di medicina generale test antigenici per il monitoraggio della situazione dei contagi del personale della scuola, docente e non docente. La priorità va a chi già è impegnato nella didattica in presenza.
Si comunica altresì che, come da ultimo Dpcm, la Campania viene confermata in “zona gialla” con le relative restrizioni nazionali”.

Prefettura – La Prefettura di Salerno, intanto, organizza i servizi per il pieno ritorno (eventuale) a scuola. Comunica: “Prosegue il lavoro del ‘tavolo di coordinamento’ istituito presso la Prefettura di Salerno sulla base del DPCM 3 dicembre 2020. Esso ha adottato il documento operativo volto a garantire la ripresa in sicurezza delle attività didattiche in presenza il 25 gennaio.

Al ‘tavolo’ il Prefetto Francesco Russo ha invitato alcuni Sindaci, in particolare dell’Agro Nocerino Sarnese. Invitati i Comandanti delle Polizie Municipali e i responsabili delle associazioni di protezione civile e i rappresentanti dell’ANCI. Tanto per garantire, anche nelle fasi di entrata e di uscita dagli istituti scolastici, il rispetto delle misure di distanziamento attualmente vigenti.

In particolare, dopo aver sentito i responsabili delle aziende di trasporto e delle organizzazioni sindacali in alcuni incontri tenutisi all’inizio di questa settimana, sono stati individuati i luoghi generalmente di partenza, transito e capolinea degli autobus in cui gli studenti che utilizzano i mezzi di trasporto pubblici potrebbero ritrovarsi non mantenendo le distanze di sicurezza.

Individuate sette macro aree. Il documento operativo organizza, d’intesa con la Regione ed i Sindaci, un sistema volto a facilitare la mobilità pedonale degli studenti. Questi nella salita a bordo dei mezzi pubblici e nella discesa avranno l’assistenza di volontari della protezione civile. A questi ultimi il compito di  agevolare la fluidità della circolazione al fine di evitare resse.

I Comandi di Polizia Municipale, invece, avranno il compito di agevolare la circolazione degli ulteriori autobus. Si tratta dei mezzi che le aziende di trasporto metteranno in strada per far fronte alle esigenze di mobilità sul nostro territorio. Tanto in conseguenza del coefficiente di riempimento degli stessi bus ridotto dal Governo al 50%.

Il lavoro del ‘tavolo’ proseguirà la prossima settimana con i Sindaci delle rimanenti aree ove hanno sede i maggiori istituti.

Il Prefetto ha quindi richiamato l’attenzione dei Sindaci affinché sia data massima attenzione al rispetto delle norme emergenziali. Tanto per scongiurare gli assembramenti e agevolare la circolazione stradale nei rispettivi territori.

In ultimo il Prefetto ha evidenziato che, d’intesa con il Presidente della Camera di Commercio, ha incontrato i rappresentati delle associazioni di categoria del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura. Ciò al fine di acquisire maggiori elementi in ordine alle sofferenze di tali comparti. Il Prefetto veicolerà agli organi decisionali ogni utile spunto riflessivo.

Da tale incontro è emerso, in particolare, l’esigenza di implementare i ‘punti di ascolto’ già attivi presso i Comuni. Tanto affinché le Istituzioni, compatte, operino per fronteggiare le esigenze delle imprese e delle attività commerciali”.

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