Covid-19: il bollettino della Unità di Crisi regionale della Campania del 16 dicembre 2020 è aggiornato alle ore 23.59 del 15.
Si registra la percentuale minima nel rapporto tamponi/positivi. Buono il dato dei positivi sintomatici e delle terapie intensive libere, ottimo quello dei guariti.
Su 14.757 tamponi sono risultati 900 positivi ossia il 6% (ieri 7.6%). Il dato più basso degli ultimi 53 giorni. Forbice compresa tra 6% e 21.5%. 13.857 tamponi di giornata, quindi, negativi.
Dei 900 ‘positivi’, 85 sono sintomatici ossia il 9.4% (ieri 10.5%), forbice ultimi 53 giorni: 3.3%-18.5%.
Nel rapporto con i tamponi giornalieri effettuati gli 85 positivi sintomatici rappresentano lo 0.5% (ieri 0.8%). Negli ultimi 53 giorni forbice ricompresa tra lo 0.2% e 2.9%.
Considerato il rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità sarebbe opportuno conoscere il tipo di sintomi. Quale percentuale di questi 85 pazienti necessita di ricovero nelle terapie intensive e sub intensive?
In Campania sono stati somministrati 1.844.893 tamponi e riscontrate 176.600 positività. Percentuale cala al 9.5%. Esiste un corrispettivo, quindi, del 90.5% di non positivi.
Il totale dei deceduti, riporta il bollettino regionale sale a 2.424. L’informazione non riporta però alcuni parametri la cui rilevanza è descritta nei rapporti ISS: età, condizioni di salute nel momento in cui il coronavirus Covid-19 si è insediato nell’organismo, tempo di degenza, tipo di terapie.
Totale terapie intensive: occupate 124 (ieri 123), disponibili 532. Posti letto di degenza Covid comprensivi anche dell’offerta privata: occupati 1.701 (ieri 1.720), disponibili 1.459.
Non trascurabile, infine, il dato dei guariti di giornata. Il 15 dicembre le persone risultate al tampone non più positive e quindi negativizzate sono state 2.904 per un totale di 85.972.
Regione Campania – Di seguito la nota diffusa nel pomeriggio. “Riunione delle Regioni con i Ministri Boccia e Speranza ed il commissario Arcuri. La Regione Campania oggi ha espresso netta contrarietà al Piano di attribuzione dei vaccini. Per la prima fase, esso non commisurato a criteri oggettivi di fabbisogno.
La Campania ha proposto che in fase di prima ripartizione si tenesse conto della popolazione delle singole Regioni. Tale proposta non è stata accolta. Si sta procedendo con un Piano che prevede evidenti ed immotivati squilibri fra le quote destinate alle diverse Regioni.
La Campania ribadisce con forza il dissenso su questo modo di procedere. Insisterà nella richiesta di commisurare il piano di attribuzione dei vaccini a criteri oggettivi, che evitino qualsiasi disparità di trattamento e deprecabili competizioni territoriali”.