La sera dell’11 dicembre l’Asl Salerno decide di descrivere in una nota le cause dei decessi con Covid. In particolare quelli avvenuti presso il polo di Agropoli. “Tutti i 16 pazienti deceduti presentavano una o più fattori di comorbilità”. Ancora: L’Asl ritiene opportuno fornire alcuni dati ufficiali, al fine di fare chiarezza sull’argomento. Ciò per non ingenerare nella popolazione allarmismi infondati”.
La comunicazione è dettagliata. “Attivato il 27 ottobre, il polo-Covid ad Agropoli eroga prestazione di alta e media e bassa intensità. Alta intensità: 10 posti letto (6 di terapia intensiva e 4 di sub-intensiva). Bassa intensità: 20 posti letto di degenza ordinaria.
All’11 dicembre sono stati ricoverati 33 pazienti. 16 sono deceduti, 1 è stato trasferito presso il Campolongo Hospital essendo in quel momento occupati tutti i posti. 9 sono stati trasferiti presso il reparto a bassa intensità di cure a seguito di miglioramento del quadro clinico. 7 sono ricoverati presso il reparto ad alta intensità”.
Interessante l’analisi dei decessi. “Dei 16 pazienti deceduti 9 sono giunti al polo di Agropoli già intubati in ventilazione meccanica artificiale (VAM) attinente allo scenario-4. I sette in ossigeno-terapia in NIV (ventilazione non invasiva) attinente allo scenario-3 sono stati successivamente intubati per il peggioramento delle condizioni cardio-respiratorie”.
Nello specifico dei ricoveri: “Malattie cardio-vascolari; dell’apparato respiratorio; diabete; neoplasie; vasculopatia cerebrale; insufficienza renale cronica. Il numero di comorbilità nei pazienti sono: 3 pazienti con 1 fattore; 4 pazienti con 2 fattori; 9 pazienti con 3 o più fattori”.
Infine: “La mortalità in Rianimazione risulta essere del 50%, in linea, quindi, con i dati nazionali. La mortalità globale registrata nel presidio ospedaliero di Agropoli è dell’1%. Dato che è nella media provinciale, e che risulta essere inferiore anche al dato regionale”.