Gestione delle cronicità durante l’emergenza da Covid19-Sars2: la dermatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli su best practices della telemedicina e sistema hub&spoke
Protesa verso i bisogni dei più fragili, la dermatologia federiciana, guidata dalla professoressa Gabriella Fabbrocini (foto) lancia una doppia offensiva alle difficoltà frapposte dall’emergenza sanitaria in corso all’accessibilità (dal triage al follow up) alle cure e, in particolare, alla gestione delle cronicità. “Ci troviamo a vivere la più drammatica delle esperienze collettive” spiega il direttore della Dermatologia della AOU Federico II Gabriella Fabbrocini. “In gioco – continua – è la salute delle persone, in particolare di quelle più fragili. Per questo vogliamo offrire il nostro contributo mettendo a disposizione un modello organizzativo di e-health elaborato in anni di ricerca e studio, a tutela e garanzia della salute dei cittadini e nell’ottica della sostenibilità per la sanità pubblica che sta compiendo uno sforzo immane per l’entità del numero dei pazienti, della durata della pandemia e delle risorse disponibili”.
Così, con un consistente sforzo organizzativo, visti i limiti imposti dalla normativa anti-contagio, il 20 novembre è stata organizzata una doppia iniziativa: mattina, a partire dalle ore 9 e fino alle 12 e a seguire dalle 16 alle 18, webinair gratuito (www.qlearning.it; numero massimo di partecipanti: 150), su “Psoriasi e artrite psoriasica”, a cura della professoressa Fabbrocini e del dottor Matteo Megna, con riconoscimento di crediti formativi, per fare il focus sui migliori e più efficaci percorsi terapeutici per la gestione della malattia, cronica e spesso pesantemente invalidante. Saranno in particolare illustrati i più innovativi impieghi della e-health e della tecnica cosiddetta “hub & spoke” per la cura e il monitoraggio a distanza dei pazienti, su cui il team della Fabbrocini sta lavorando da anni. Il modello Hub & Spoke, in particolare, parte dalla consapevolezza che la gestione clinica di patologie complesse necessita di competenze altamente specialistiche che, per loro stessa natura, non sono e non possono essere assicurate in modo diffuso e capillare su tutto il territorio: per questo motivo si attiva un percorso di rete, utile ad intercettare i pazienti nei centri periferici (spoke) per indirizzare al triage nel centro di eccellenza (hub) i casi con particolari profili di criticità, assicurando comunque, sempre, il miglior percorso e follow up a tutti attraverso una continua comunicazione resa possibile dalla rete interprofessionale e dall’impiego dei più moderni strumenti quali smartphone, tablet etc.
Pomeriggio, dalle 12.30 alle 15.30 (www.qlearning.it) per discutere e raccogliere proposte per definire le migliori pratiche cliniche per la gestione dei pazienti, in particolare nell’attuale emergenza pandemica, confronto aperto con esperti di diversi ambiti: dermatologi, epidemiologi, farmacisti e farmacologi, gastroenterologi, reumatologi ed immunologi, economisti sanitari, medici legali e medici del territorio che operano in Campania. Particolare attenzione sarà dedicata, tra l’altro, alla pratica della medicina supportata da dispositivi mobili – telefoni cellulari, computer palmari (PDA) e dispositivi domotici per la gestione del paziente oltre i limiti geografico-temporali e le barriere organizzative. Gli esperti valuteranno le “SWOT”, cioè i diversi punti di forza (Strengths), debolezze (Weaknesses), opportunità (Opportunities) e minacce (Threats) delle diverse pratiche con la finalità precisa di tutelare la possibilità dei pazienti ad accedere alle migliori terapie disponibili e, nel contempo, ottimizzare e razionalizzare sia triage e follow up che le risorse del nostro servizio sanitario pubblico.