Sospensione dei ricoveri presso la sala di rianimazione dell’ospedale d Cava de’ Tirreni con contestuale spostamento del personale della Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione presso la Rianimazione-Covid del plesso Da Procida di Salerno. la disposizione è contenuta in una lettera dell’Asl Salerno.
Ammirevole la sintassi del sindaco Vincenzo Servalli: “Nella giornata di ieri, dopo i casi Covid che avevano riguardato il personale ospedaliero di chirurgia e rianimazione, fatte le dovute sanificazioni, su disposizione del direttore sanitario del Santa Maria dell’Olmo, i reparti sono stati regolarmente riaperti. Stamattina, con una comunicazione firmata dalla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi d’Aragona, senza alcuna preventiva informazione, si è disposto, alla luce dell’aggravarsi della situazione del contagio, la ‘sospensione temporanea per tutto il periodo dell’emergenza’ delle attività della rianimazione di Cava de’ Tirreni, con il trasferimento del personale all’ospedale ‘Da Procida’ interamente dedicato alla gestione di pazienti Covid 19. La scelta, senza dubbio legata alla drammatica situazione che stiamo vivendo, è d’altra parte, la più semplice e immediata ma anche quella che con grande chiarezza esprime lo stato a cui si è ridotta la sanità italiana e campana, con un’azienda che per affrontare un grave problema è costretta a divorare se stessa. Dalla stessa comunicazione si evince che sarà comunque garantita la presenza presso il presidio di Cava de’Tirreni di una guardia di anestesia per i servizi essenziali”.
Dal fioretto alla sciabola. Edmondo Cirielli, questore alla Camera e deputato salernitano di Fratelli d’Italia, dice: “La chiusura del reparto di Rianimazione è un grave errore perché significa di fatto la chiusura dell’ospedale di Cava de’ Tirreni. Questa sconsiderata decisione è frutto di una mancata programmazione regionale di prevenzione del Covid-19: si sono persi otto mesi di tempo nei quali si sarebbero dovuti potenziare gli ospedali assumendo medici e infermieri sfruttando la mobilità, ma anche attraverso assunzioni a tempo determinato. E’ ormai evidente a tutti il fallimento della gestione della sanità campana da parte del Pd. Dispiace solo constatare che quasi il 75% dei cavesi, che appena un mese fa aveva dato fiducia a De Luca, ora ne pagherà il prezzo tutta la città”.