“La dermatite atopica una malattia infiammatoria cutanea, con una prevalenza in Italia del 7,7% degli adolescenti tra i 13 e i 14 anni e il 6,6% degli adulti” spiega Gabriella Fabbrocini, direttore della Dermatologia federiciana. Che continua: “Nella sola Regione Campania si stima ne soffrano circa 400mila pazienti. Si tratta di una malattia sociale, considerato che disturbi del sonno, gravi infezioni, dolore e imbarazzo per l’evidenza delle lesioni comportano una seria compromissione delle capacità relazionali e lavorative. La dermatite è inoltre spesso la prima manifestazione di uno spettro di condizioni che rientrano nel quadro dell’atopia quali l’asma, la rino-congiuntivite allergica e le allergie alimentari e spesso la terapia deve essere integrata con stile di vita, abitudini alimentari e terapia preventiva di rinite e asma”.
Per consentire una diagnosi precoce e avviare alle migliori terapie, oggi più efficaci grazie ai nuovissimi farmaci biotecnologici, da venerdì 23 ottobre e fino a domenica 25, grazie al contributo non condizionante di Sanofi, torna nelle piazze napoletane il truck dell’Unità operativa complessa di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II. Si tratta di un autentico ambulatorio mobile ad alta tecnologia, ovviamente in versione covid-free, dove gli specialisti guidati dalla professoressa Fabbrocini effettueranno visite e illustreranno i migliori percorsi terapeutici. L’appuntamento è in piazza del Gesù (centro storico), venerdì 23 ottobre, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17.30 alle 19.30; piazza Giovanni Paolo II (Scampia), sabato 24 ottobre, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17.30 alle 19.30; piazza Italia (Fuorigrotta), domenica 25 ottobre, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17.30 alle 19.30.
“Le cause della malattia sono molteplici – chiarisce la professoressa Fabbrocini – fattori genetici, immunologici, ambientali, infettivi e alterazioni della barriera cutanea contribuiscono ad alimentare un processo infiammatorio che rende la pelle più sensibile agli stimoli esterni. Anche gesti semplici, come passeggiare in una giornata ventilata, usare un sapone o un cosmetico diverso dal solito, possono scatenare la sintomatologia. A causa dell’alterazione della struttura della filaggrina, uno dei costituenti principali della barriera cutanea, la dermatite può quindi comportare una riduzione delle capacità di difesa dalle normali infezioni cutanee da Stafilococco Aureus. E’ chiaro quindi che vivere con la dermatite atopica è una sfida quotidiana”.
L’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, diretta da Anna Iervolino, ha attivato un ambulatorio dedicato alla Dermatite atopica presso l’Unità di Dermatologia Clinica. Coordinato dalla dottoressa Maddalena Napolitano – tra le principali esperte italiane insieme con il professore Cataldo Patruno – l’ambulatorio è aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì (prenotazione via mail: dermatologiaallergologica.unina@gmail.com). Per facilitare gli accessi durante l’attuale periodo di emergenza pandemica, sono possibili prestazioni in teleconsulto sia per il rinnovo dei piani terapeutici e la continuità assistenziale, sia per emergenze o informazioni.