Le dichiarazioni di Vincenzo De Luca sull’aumento delle dimensioni della spiaggia di Santa Teresa instillano il dubbio e pongono l’onere della verifica. Il 17 settembre, in sede di presentazione dei progetti di ripascimento del litorale cittadino, l’ex sindaco ha polemicamente affermato, davanti ai microfoni e taccuini: “Come potete vedere la spiaggia si è triplicata, quadruplicata”. Al tavolo invece preferisce fermarsi alla sola… triplicazione delle dimensioni corroborando, però, con il piglio deduttivo che lo ha reso famoso anche in prima serata: “Noi abbiamo realizzato la spiaggia…”.
Quindi, per De Luca la spiaggia preesistente all’intervento di costruzione di piazza della Libertà oggi delimitata dallo steccato edilizio a mezzaluna in via di completamento era di dimensioni pari a 1/3-1/4 dell’arenile attuale. Tesi, a vista d’occhio, quantomeno ardua.
La comparazione tra immagini sembra affermare tutt’altro (clicca due volte sulla foto per aprirla e apprezzare il confronto). Fino al 2009 l’arenile di Santa Teresa si sviluppava dalla curva del lungomare all’altezza di Santa Lucia (riferimento attuale, bar 089) fino alla scogliera che delimitava l’area del cantiere Gatto. La spiaggia era estesa davanti a istituto nautico, Jolly Hotel e parco giochi. Spiaggia tanto grande che dal lato corto del muro di contenimento del parco giochi ad est – laddove c’erano l’ingresso e il chiosco – veniva delimitato il campo da calcio per il torneo storico con l’allocazione di una delle due porte e delle cabine-spogliatoi. Lì i pescatori tiravano le reti e su quella sabbia decenni prima fu inventato il ‘Vianema’: modulo di gioco che, successivamente, avrebbe fatto scuola in tutt’Europa.
Quella parte di spiaggia non esiste più, è stata inglobata. Oggi lì sono in costruzione i 700 posti auto interrati (“il triplo di piazza della Concordia”) e la sovrastante piazza, che De Luca ha quantificato “di 29mila metri quadri, delle dimensioni di piazza San Pietro”. Se una parte di quei 29mila mq, in natura, era spiaggia, quanto dovrebbe allora misurare l’attuale Santa Teresa “triplicata, quadruplicata” secondo la narrazione di De Luca? In realtà l’arenile che oggi esiste è, di fatto, quello che fino al 2009 insisteva alla sinistra del vecchio canale di sbocco (in caratteristica galleria), del Fusandola: era la parte di spiaggia meno centrale di Santa Teresa.
Suggestivo infine il riferimento “alle due stecche di negozi che realizzeranno, in piccolo, il modello ispirato al porto olimipico di Barcellona”. Soprattutto per chi non conosce Barcellona.
Prima immagine in alto tratta da corrieredisalerno.it; prima immagine in basso trovata in rete.