Sabato 30 maggio la Procura della Repubblica presso il Tribunale – Direzione Distrettuale Antimafia – di Salerno, a seguito di una complessa ed accurata attività di indagine del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno e del Reparto Territoriale Carabinieri di Nocera Inferiore, ha emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di un 34enne, e di un 28enne,entrambi di Pagani, e già noti alle Forze dell’Ordine “nei cui confronti sono emersi gravi indizi di colpevolezza per i reati di tentato omicidio in concorso, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco, con l’aggravante di aver agito con metodo mafioso desumibile sia dalle modalità del fatto, sia dalla volontà di favorire gruppi criminali cui sono contigui”, spiega il Comando provinciale di Salerno dei Carabinieri.
L’attentato – “I due, nella serata del 25 maggio 2020, in Angri, a bordo di una moto di grossa cilindrata, attendevano, inseguivano ed affiancavano l’auto su cui viaggiava un 41enne imprenditore del posto ed anch’egli con precedenti penali, e gli esplodevano contro tre o più colpi d’arma da fuoco, utilizzando una pistola 357 magnum, con il chiaro intento di ucciderlo. La vittima veniva colpita all’avambraccio e alla spalla sinistra in prossimità dell’articolazione scapolo-omerale e alla regione posteriore della coscia sinistra, salvandosi dalla morte solo grazie a fortunose circostanze. Infatti, accortosi di quanto stesse accadendo, riusciva a schiacciare la moto in corsa contro il guardrail, facendo rovinare al suolo i due attentatori, i quali, feritisi, sono stati comunque in grado di guadagnare la fuga a piedi. Il malcapitato veniva poi trasferito presso l’Ospedale San Paolo di Napoli, dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico e giudicato guaribile in 30 giorni. Il movente del tentato omicidio è da individuarsi in un tentativo di estorsione – di ingente valore economico – in atto, ai danni dell’imprenditore, in un quadro di interessi tra contesti associativi di matrice camorristica. Infatti, ai fermati è stata contestata l’aggravante di cui all’art. 416-bis. 1 c.p., poiché, nel commettere il delitto, hanno manifestato particolare aggressività ed assoluta capacità di imporsi sul territorio, a vantaggio dei gruppi camorristici egemoni nell’area.
I provvedimenti di fermo sono stati eseguiti in due distinti momenti. Nel corso della serata del 30 maggio in Pagani e il 31 maggio allorquando, a seguito di assidue ricerche, all’atto dell’arresto uno dei due presentava importanti lesioni agli arti superiori ed inferiori compatibili con l’azione delittuosa e l’impatto tra l’auto e la moto. Pertanto, veniva trasportato presso l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, dove è tuttora piantonato, in attesa di essere sottoposto ad intervento chirurgico. Espletate le formalità di rito, l’altro arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Salerno – Fuorni a disposizione dell’Autorità Giudiziaria”.
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