Due giorni fa, l’8 aprile, avevamo documentato l’avanzamento notturno dei lavori per la costruzione del padiglione-Covid presso l’atrio anteriore dell’ospedale ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ di Salerno (VEDI QUI). Intensificazione che ha prodotto, a distanza di poche ore, un significativo stato di avanzamento dei lavori. Tanto che la struttura, oggi, sembra completa in una alta percentuale e certamente in linea con il cronoprogramma accordato dalla Regione Campania. Parallelamente dovranno essere allestite le 24 postazioni interne – per altrettanti posti letto – di terapia intensiva. Si attende, quindi, l’arrivo dei ventilatori polmonari che dovranno essere inviati dalla Protezione Civile, acquistati dal Commissario Domenico Arcuri, probabilmente a valere sul fondo da diverse decine di milioni che la generosità del popolo italiano implementa di giorno in giorno. E’ una corsa contro il tempo, in attesa dell’eventuale picco di contagi. Le buone notizie riguardano la decrescita della curva dei nuovi positivi rispetto al progressivamente crescente numero dei tamponi quotidianamente effettuati (da una media dell’11.2% si è passati, negli ultimi due giorni, ad un incoraggiante 6% circa); la diminuzione del numero dei ricoverati in rianimazione, passato dalla cifra-record di 133 del 31 marzo ai 94 di Giovedì Santo; l’attivazione del reparto-Covid di terapia subintensiva da 12 posti-letto presso l’ospedale di Eboli e l’apertura del Da Procida Covid Hospital di via Salvatore Calenda da 54 posti-letto. Tutto in una provincia che, alle ore 22 del 9 aprile, contava 499 contagiati.
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