9 aprile – Aumenta l’incremento quotidiano sia dei deceduti che dei contagiati ma continua, per il settimo giorno consecutivo il numero, assoluto, dei pazienti ricoverati in rianimazione. Il report di giornata conta 610 decessi (ieri erano 552); 1.615 nuovi contagiati (ieri erano 1.195); 3.605 ricoverati in terapia intensiva (ieri erano 3.693). In termini assoluti i deceduti salgono a 18.279; i positivi attivi a 96.877; i guariti a 28.470 (1.979 in più rispetto a ieri); Sono 853.369 i tamponi effettuati.
Franco Locatelli, direttore Consiglio Superiore Sanità, interrogato sui presupposti della fase-2, dice: “Verosimilmente la decisione sarà presa a valere sull’intero territorio nazionale piuttosto che con efficacia modulata su scala regionale. Parrucchieri e assistenti di poltrona dei dentisti sono, esemplificativamente, le categorie massimamente a rischio. Meno esposti, sempre in maniera simbolica, sono gli addetti forestali, quelli che lavorano nel sottobosco”. Sui decessi di medici e personale paramedico: “Nessun operatore sanitario avrebbe dovuto perdere la vita per assistere i malati di Covid-19. Chi assiste pazienti di questa natura deve essere sempre messo in condizione di proteggersi con i DPI e di essere formato attraverso mirati percorsi. Di fatto entrambi questi cardini devono essere ottimizzati. Se si fosse potuta gestire meglio questa fase, lo vedremo con la puntigliosità che merita il sacrificio di queste vite”. In merito al pericolo-spostamenti per Pasqua, Angelo Borrelli dice: “La battaglia contro il virus non è vinta. I controlli sono stati potenziati”.
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