L’Unità di Crisi della Regione Campania fotografa la situazione alle ore 22 dell’8 aprile con i seguenti dati:
– Ospedale Cotugno di Napoli: esaminati 483 tamponi di cui 37 positivi;
– Ospedale Ruggi di Salerno: esaminati 209 tamponi di cui 8 positivi;
– Ospedale Sant’Anna di Caserta: esaminati 87 tamponi di cui 0 positivi;
– ASL di Caserta presidi di Aversa e Marcianise: esaminati 169 tamponi di cui 13 positivi;
– Ospedale Moscati di Avellino: esaminati 137 tamponi di cui 1 positivo;
– Ospedale San Paolo di Napoli: sono stati esaminati 115 tamponi di cui 1 positivo;
– Azienda Universitaria Federico II: sono stati esaminati 97 tamponi di cui 0 positivi;
– Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: esaminati 484 tamponi di cui 11 positivi;
– Ospedale San Pio di Benevento: esaminati 12 tamponi di cui 0 positivi;
– Ospedale di Eboli: esaminati 87 tamponi di cui 5 positivi.
Zona rossa a Paolisi (Benevento) – Nella tarda serata dell’8 aprile il Governatore Vincenzo De Luca ha firmato la ordinanza numero 29 attraverso la quale istituisce la ‘zona rossa’ a Paolisi, nel Sannio, Comune di 2mila abitanti al confine con l’Irpinia.. Si tratta della ottava in Campania dopo l’istituzione di quelle di Lauro, Ariano Irpino (Avellino), Sala Consilina, Caggiano, Polla, Atena Lucana e Auletta (Salerno)-
Il presupposto – Nell’Ordinanza si leggono le motivazioni. Il Presidente della Giunta regionale prende atto che “il Prefetto di Benevento, all’esito di CCS ad oggetto a situazione epidemiologica relativa al Comune di Paolisi, ha chiesto di valutare l’adozione ‘in riferimento al numero di soggetti positivi accertati nel predetto Comune … in modo particolare presso l’Azienda (omissis) .. l’adozione delle misure necessarie a contenere l’ulteriore propagarsi dei contagi’; che nella serata dell’8 aprile la competente Direzione sanitaria della ASL di Benevento ha comunicato ‘il concreto rischio che il Comune di Paolisi possa rivelarsi un pericoloso focolaio epidemico. Nel Comune è stato individuato un corposo cluster epidemico familiare suscettibile di rivelarsi fonte di diffuso contagio. Alcuni componenti di questa stessa famiglia, risultati positivi, sono proprietari e gestori di una attività produttiva, di sezionamento e confezionamento di prodotti (animali, ndr) ubicata nel Comune di Paolisi con molti dipendenti che hanno avuto plurimi contatti sia all’interno dell’azienda che nell’ambito del territorio comunale. In seguito al riscontro di ulteriori casi positivi all’interno dello stesso nucleo famigliare, questa ASL ha disposto l’effettuazione di tamponi a tutto il personale dell’Azienda nella giornata di lunedì 6 aprile. Al momento sul totale di 2mila abitanti, risultano positive 17 persone in sorveglianza sanitaria obbligatoria domiciliare e due ricoverate presso l’A.O.R.N. ‘San Pio’ di Benevento. Allo stato, considerate le modalità di diffusione del virus e che il Comune di Paolisi è ubicato nel cuore della Valle Caudina e confina con la provincia di Avellino, la diffusione del contagio non può ritenersi sotto controllo’”.
Preso atto delle relazioni, la Regione ritiene che “l’elevato numero dei potenziali contatti riferiti alle persone contagiate impone l’adozione di immediate ed urgenti misure precauzionali, volte al contenimento e alla prevenzione del rischio di ulteriore diffusione del contagio, all’interno e all’esterno del territorio comunale”. Dati i presupposti, De Luca ordina. “Con decorrenza immediata e fino al 18 aprile 2020, ferme restando le misure statali e regionali già vigenti, e salvo ogni adeguamento eventualmente necessario in conseguenza di sopravveniente normativa statale, con riferimento al territorio del Comune di Paolisi (Benevento) sono adottate le seguenti, ulteriori misure: divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui ivi presenti; divieto di accesso nel territorio comunale; sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
E’ fatta salva la possibilità di transito in ingresso ed in uscita dal territorio comunale da parte degli operatori sanitari e socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività relative all’emergenza, nonché degli esercenti le attività consentite sul territorio ai sensi dei DDPCM 11 marzo 2020, 22 marzo e 1 aprile 2020 e ss.mm.ii. e quelle strettamente strumentali alle stesse, limitatamente alle presenze che risultino strettamente indispensabili allo svolgimento di dette attività e a quelle di pulizia e sanificazione dei relativi locali e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Nel territorio comunale è disposta la chiusura delle strade secondarie, come individuate dal Comune sentita la Prefettura competente. La ASL assicura il rafforzamento e l’ampliamento degli screening sanitari, dando priorità alla popolazione del Comune rispetto a quelle degli altri Comuni. Il mancato rispetto delle misure di contenimento è sanzionato ai sensi e per gli effetti di cui all’art.4 del decreto legge 25 marzo 2020, n.19, al quale integralmente si rinvia”.
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