Commercial Cheque, ‘filosofia’ italiana riprodotta all’estero

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Il meccanismo dei Commercial Cheque, bond introdotti sul mercato domestico dall’analista finanziario Stefano Masullo, sta trovando repliche e vasta applicazione anche fuori dall’Italia. La filosofia di base ambisce a sviluppare un prodotto teso a garantire liquidità immediata alle tante attività (commerciali della ristorazione, nel caso originario di Masullo) chiuse, bloccate dalla crisi sanitaria (inter)nazionale. “Interessante vedere quanto sta accadendo in queste ore a Hong Kong: complice la congiuntura attuale, lì hanno lanciato l’iniziativa di tipo inverso alla nostra, ossia ‘compra ora, paghi dopo’”, dice Masullo, che spiega: “Lì, complice il lockdown con fermo generalizzato delle attività in un continuum di blocco dovuto alle proteste degli studenti, si sta sviluppando un reselling online di prodotti di lusso. Le molte persone rimaste senza lavoro rivendono i prodotti d’alta gamma comprati in passato: attraverso una funzione della app WeChat è stato quindi introdotto il modello ‘buy now, pay later’ a cui, potenzialmente, possono accedere un miliardo di utenti”. Ancora: “Negli Usa si stanno diffondendo i ‘risto-bond’, modelli più vicini ai nostri”. Si tratta di iniziative che organizzano nuove dinamiche di sviluppo dell’economia adattando i vari modelli alle esigenze di chi produce beni e servizi a quelle di chi, di quei beni e di quei servizi, intende (prima o poi) fornirsi. Iniziative e modelli che il magnifico rettore Stefano Masullo e l’Ufficio Studi dell’Istituto Superiore di Formazione Aziendale-ISFOA monitorano, studiano ed analizzano. Approfondimenti che hanno prodotto la creazione e l’immissione, per la prima volta su piazza italiana, dei Commercial Cheque (leggi qui).

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