VIDEO – Mallamaci sul Covid: “Non è ‘morte certa’. Letalità all’1-2% e cure: avremo un futuro”

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“Non pensiamo che sia giunta la fine del mondo perché questo non è. C’è un avvenire splendido che ci aspetta”. Il cardiologo Vincenzo Mallamaci, peraltro famoso anche per la sua attività missionaria a favore delle popolazioni africane, dallo studio di Capaccio-Paestum infonde ottimismo in un momento di depressione collettiva. Lo fa, numeri alla mano, affrontando il Covid-19 con approccio diverso. Spiega: “Ogni sera abbiamo conosciamo il numero dei decessi di giornata, sempre alto. Sul sito del Ministero della Salute c’è però scritto che le conferme delle morti per Covid-19 ci saranno dopo che l’ISS avrà verificato la causa effettiva dei decessi. Quindi, dei 760 morti del 2 aprile non conosciamo la causa effettiva”. Ha dubbi, quindi approfondisce: “Secondo il dato storico dell’Istat, ogni giorno in Italia per infarto del miocardio muoiono 228 persone. Per le malattie cerebro-vascolari 158, per altre patologie del cuore 136, per cancro 480. Circa mille persone in totale”. Ancora: “Sulla base dei numeri forniti la letalità, ossia il rapporto tra il numero di contagiati e quello dei decessi, è attestato al 16%. I contagiati ufficiali derivano però dai tamponi somministrati. Ci sono tantissime persone che hanno contratto il virus, sono asintomatiche, a cui non è stato fatto il tampone e che non rientrano tra i ‘positivi’ ufficiali. Se si calcolassero, la percentuale di letalità, a parer mio, sarebbe dell’1-2% così come dice il professore Giulio Tarro. Virus, quindi, molto contagioso ma non letale come appare. Ciò mi porta a dire che si sta generando il virus della paura, della fobia, della morte certa: suicidi, omicidi-suicidi, grossa agitazione neuro-pichica… Non va bene. I dati vanno presi con le dovute cautele ed occorre massima serenità. L’isolamento è la prevenzione più efficace: chi può, resti a casa. Con il virus bisognerà imparare a convivere perché presto, questa, sarà una malattia curabile: medicina e scienza hanno prodotto otto farmaci sperimentali dagli ottimi benefici mentre il vaccino è alla prova sugli animali. Allora non ci scoraggiamo: presto torneremo alla normale vita a cui siamo abituati”.

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