Covid-19, posti in isolamento ad Eboli. Primario nefrologia: “Siamo pronti”

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Prove generali di Covid-19 al reparto di nefrologia dell’ospedale ‘Maria Santissima’ Addolorata di Eboli. A distanza di poche ore si sono succeduti due ricoveri di sospetti contagiati. “Dapprima una paziente con insufficienza renale e febbre riconducibile a polmonite, poi un emodializzato con gli stessi sintomi racconta il primario Giuseppe Gigliotti al termine di una giornata iniziata con il sole ancora sotto l’orizzonte e terminata con l’unica ambizione del (breve) riposo notturno. “Il nostro è un reparto ‘H24’: ora ci sono i miei colleghi che lo gestiscono”, spiega. Sui malati dice: “Il quadro clinico di entrambi era compatibile con infezione da Covid-19. Per fortuna i tamponi, giunti in giornata, hanno sancito la negatività”. In fase di emergenza acuta, il tempo diventa una variabile fondamentale: “E’ importante aver attivato il laboratorio di analisi dei tamponi al San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Nell’ultimo periodo, al Cotugno, siamo arrivati anche a cinque giorni di attesa per i risultati”.

  • Nefrologia può accogliere Covid-19?

“Sì. Se l’infezione si dovesse sviluppare in pazienti con patologie che richiedono il ricovero, il nostro reparto si farebbe trovare pronto: abbiamo attrezzato una stanza isolata. In appena tre giorni l’Asl ha esaudito le nostre richieste acquistando da un’azienda specializzata di Modena sei ‘osmosi portatili’, ognuna può assistere due pazienti. Due sono state consegnate all’ospedale di Eboli; le altre verranno distribuite ai reparti omologhi degli ospedali di Sapri, Polla, Nocera Inferiore e Scafati. Inoltre ha acquistato e ci ha consegnato tre ‘reni’ artificiali. Quindi abbiamo sette potenziali letti in isolamento. Ringrazio il direttore generale dell’Asl, la dirigente Policastro e l’ingegnere Perrina”.

  • E se, durante la fase di picco, le richieste di ricovero in isolamento in nefrologia dovessero essere superiori?

“Ricaveremmo altri letti in isolamento. In coordinamento con la direzione ospedaliera – che in ottemperanza alle direttive governative e regionali ha previsto l’istituzione di un reparto-Covid in sinergia con i reparti di Terapia Intensiva, Malettie Infettive e Pneumologia – siamo pronti anche per l’evenienza estrema”.              

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